FORTEZZA BRITANNIA

Il voto della House of Commons della sera del 25 Aprile, a Londra ha visto il governo Conservatore di David Cameron battere un emendamento transpartico (supportato da Laburisti, Liberal Democratici e Snp, Scottish National Party, partito nazionale scozzese) all’ Immigration Bill, il Decreto sulla Immigrazione, emendamento che avrebbe permesso a 3,000 minorenni Siriani non accompagnati in Europa di trovare santuario nel Regno Unito.

da Londra, Angelo Boccato
Q Code Mag

Il voto ha scatenato reazioni di forte condanna da parte di associazioni a tutela di migranti e rifugiati, come Migrants Rights Network e Save the Children , e fa seguito alla rivelazione pubblicata il 18 Aprile sull’ Independent che l’ Home Office, Ministero degli Interni britannico ha deportato e continua a deportare tre volte il numero dei minori non accompagnati al compimento del loro diciottesimo anno verso paesi martoriati dal conflitto come Siria, Libia e Afghanistan, rispetto a quanto dichiarato in precedenza.
Il fronte della chiusura dei conservatori non ha vinto con un largo margine (294 voti a favore, 276 contro) ma ha comunque firmato l’ennesimo capitolo della chiusura della Fortezza Britannia.
Nel dibattito elettorale che precede il voto del 23 giugno sul possibile abbandono da parte di Londra della Unione Europea, uno degli argomenti maggiormente utilizzati da parte del fronte per l’uscita dalla UE si trova nella difesa dei confini messa a rischio dalla membership europea, dimenticando convenientemente la esclusione di Londra dell’area Schengen.
Nell’area conservatrice il dissenso su questo fronte ha trovato comunque modo di germogliare; Stephen Phillips, parlamentare Conservatore per Sleaford e North Hykeham, nel Lincolnshire ha scritto ai parlamentari suoi compagni di partito una lettera volta a convincerli a notificare il loro whip (letteralmente frusta , ma nel linguaggio politico britannico si riferisce a un ufficiale di partito che deve garantire la disciplina interna) che dovrebbero accettare l’emendamento della Camera dei Lords, il quale permetterebbe il trasferimento di un certo numero di minori non accompagnati a seguito di una consulta con i Comuni locali.
Scendendo per l’appunto nel locale, il London Evening Standard ha pubblicato la notizia che i Comuni londinesi hanno accolto solo 43 rifugiati Siriani nell’ ambito del Syrian Vulnerable Person Resettlement scheme (Schema di Reinsediamento delle Persone Sirane Vulnerabili) introdotto nel 2014 che ha visto la apertura delle porte del Regno Unito a un totale di 1.337 rifugiati Siriani.
Nello specifico, i Comuni di Hackney e Tower Hamlets, a Londra Est non ne hanno accolto nessuno , come riportato dai due giornali locali , Hackney Citizen e East End Citizen.
Sui numeri dei rifugiati accolti nel Regno Unito, anche il settimanale conservatore The Spectator aveva espresso toni duri nel 2014, in un articolo che indicava il bassissimo numero di persone accolte sul suolo britannico.
Durante il PMQs, Question Time col Primo Ministro, Yvette Cooper, a capo della taskforce dei Laburisti sui rifugiati minorenni, ha attaccato il governo Conservatore sulla sua attitudine sul tema.
Parole di condanna sono state espresse dopo il voto anche dai Lib-Dems e da Caroline Lucas , Parlamentare del Green Party per Brighton Pavillion.
In attesa dei prossimi sviluppi su tale fronte restano chiari due fattori: l’intento dei Conservatori di mantenere il Regno Unito come una fortezza impenetrabile e l’incrementato costo di tale attitudine che ricade sui rifugiati minorenni non accompagnati in Europa, siriani e non solo.