FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI DI MILANO: 6 MAGGIO

Il quarto giorno del Festival dei Diritti Umani di Milano ha visto la conclusione del percorso EDU, con un numero davvero importante di partecipazione di giovani studenti: in 4 giorni 2500 ragazze e ragazzi hanno assisitito a dibattiti e proiezioni. Ma non solo.
di Angelo Miotto
È uno dei dati più significativi di questa prima edizione del Festival, senza voler sminuire nessuna delle altre sezioni presenti. Ma il valore del messaggio e dell’informazione che è stata pensata e approntata per i 2500 giovani che hanno calpestato i marmi lucidi della Triennale è, a ben vedere, immenso. Un lavoro creato dal Festival in collaborazione con il Cidi di Milano, un coordinamento che ha stimolato decine di scuole in percorsi di studio e attività che hanno occupato diversi mesi di lavoro durante le ore di lezione e il confezionamento di prodotti multimediali che sono stati premiati dall’assessore all’istruzione di Milano Francesco Cappelli.

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Premiazione Cidi scuole. Foto: Leonardo Brogioni / Polifemo Fotografia

Prima di arrivare alla premiazione, però, la scena è stata per Enzo Gentile, critico ed esperto di musica, che ha moderato due ‘voci’ come Cecile, che ha affascinato la platea con i suoi 22 anni e un linguaggio diretto, e Musteeno, rapper con cappello e teschio sopra la visiera, con sotto un paio di occhi azzurri azzurri e un pizzetto curatissimo.
Anche con loro abbiamo giocato ad ‘alzare lo sguardo’ sui diritti. Prima Cecile e la libertà.

Quindi Musteeno, che non si è sottratto a una richiesta estemporanea: perché mai non fargli cantare un rap che potesse avere proprio quel titolo? Io alzo lo sguardo!

Nel pomeriggio frenetiche riunioni di giurie che si intrecciavano ai tavolini del caffé di Triennale. La sezione DOC, il contest fotografico Io alzo lo sguardo che vedranno proclamati dei vincitori o vincitrici domenica nel gran finale di questa nostra prima edizione.
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Abraham Yehoshua e Giancarlo Bosetti. Foto: Leonardo Brogioni / Polifemo Fotografia

E poi l’arrivo di Abraham Yehoshua per la sua Lectio Magistralis ‘Dalle donne ebree alle donne di Israele’, con la moderazione e introduzione di Giancarlo Bosetti, di Reset Doc e Reset Diritti Umani che ha organizzato il festival, e dei contributi di Maryan Ismail – antropologa – e la vicedirettrice del Corsera Barbara Stefanelli. Il Salone d’onore strapieno, poi all’improvviso spunta una figura snella e una chioma argentata: Giuliano Pisapia sindaco di Milano viene a trovare il Festival e a salutare il grande scrittore. Ripercorriamo il film della giornata con Alberto Pagano.

La sera è per il film, alle 21 come di consueto, in quella che è diventata ormai una consuetudine di queste giornate. Tocca a Rendez-vous à Atlit, una storia israeliana, con l’omicidio di Rabin sullo sfondo.
Chiudiamo con il nostro format video: su cosa alza lo sguardo lo scrittore israeliano Yehoshua?
Sentite qui.

Pronti per il quinto giorno.