Nome in codice Caesar. Il Festival dei Diritti Umani alla mostra di Milano

La mostra si chiama Caesar, come il nome in codice del militare che ha trafugato il materiale che ha già commosso il pubblico nelle mostre che hanno attraversato grandi sale espositive internazionali. Sarà a Milano dal 2 all’8 marzo, all’Ex Fornace Gola. È una selezione di 30 fotografie delle oltre 50mila trafugate dall’ex-ufficiale della polizia militare siriana, incaricato dal regime di documentare quanto accadeva ai detenuti nelle carceri. Si tratta di immagini scioccanti che testimoniano quanto accaduto nell’arco di tre anni nelle carceri siriane contro gli oppositori tanto che nel Rapporto varato dalla Commissione d’inchiesta sulla Siria costituita dal Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU (OHCHR) presieduta dal giurista Paulo Sérgio Pinheiro, Caesar ha dichiarato: “Detenuti sotto custodia del governo sono stati picchiati a morte o sono morti come conseguenza di ferite patite a causa di torture. Altri sono morti a causa di condizioni detentive inumane. Il governo ha commesso i crimini contro l’umanità di sterminio, assassinio, stupro o altre forme di violenza sessuale, tortura, sparizione forzata, o altri atti disumani. Per via della medesima condotta sono stati commessi anche crimini di guerra”.
La Mostra – portata in Italia dal Comitato dei Promotori composto da Amnesty International Italia, FNSI-Federazione Nazionale Stampa Italiana, FOCSIV-Volontari nel Mondo, Un Ponte Per, UniMed – Unione delle Università del Mediterraneo e Articolo21 – è organizzata, con il Patrocinio del Comune di Milano, da ONG CELIM-Impact to Change e associazione Zeppelin, con la collaborazione dell’Associazione Lombarda Giornalisti.
Dal 2010 il UN Committee Against Torture (CAT) ha raccolto oltre 600.000 documenti e testimonianze. Nel Rapporto di Amnesty International pubblicato nel 2016 si stima che dal 2011 al 2015 tra i 5.000 e i 13.000 dissidenti sono stati condannati a morte ed impiccati, dopo sofferenze indicibili, nelle carceri di Saydnaya, vicino a Damasco. Queste denunce non avrebbero mai potuto essere formalizzate senza le foto di Caesar,
La settimana di esposizione della Mostra avrà l’obiettivo di raccontare e divulgare, anche fra i cittadini milanesi, cosa sta accadendo realmente in Siria. Grazie ad alcuni incontri con illustri ospiti che animeranno dibattiti, proiezioni di film-documentari e presentazioni di libri, si affronteranno i temi poco trattati della Crisi siriana e si esploreranno gli scenari futuri del Paese. Molti gli eventi collegati alla Mostra previsti durante la settimana.
Il Festival dei Diritti Umani ci sarà, venerdì 3 marzo, con il Direttore Danilo De Biasio, per partecipare al dibattito: “This is Syria Today”, alle 19.00, al quale parteciperanno importanti personalità del mondo accademico, giornalistico e culturale milanese .