Siria: basta guerra! Un sit-in voluto dai giornalisti italiani.

#stopbombeinsiria. I giornalisti avrebbero più di una ragione per manifestare pubblicamente la loro preoccupazione per ciò che sta accadendo in Siria: non solo i tanti, troppi civili uccisi dai bombardamenti e dagli attentati, ma anche i tanti, troppi colleghi siriani fatti sparire o morti mentre cercavano di documentare il conflitto. Venerdì, alle 11, in Piazza Santi Apostoli a Roma ci sarà anche la Federazione Nazionale della Stampa a chiedere perlomeno una tregua, per rompere il muro di silenzio che circonda questo massacro infinito. Radio Popolare ha intervistato Beppe Giulietti, presidente della FNSI.

Ascolta l’intervista di Radio Popolare a Beppe Giulietti.

Malgrado le enormi difficoltà e pericoli, ancora oggi giornalisti e attivisti siriani riescono a far uscire dal Paese notizie sulla guerra. Aiutarli, rilanciare il loro lavoro potrebbe essere un contributo importante dei giornalisti italiani. E’ favorevole a questa proposta il Presidente della FNSI.

Ascolta l’intervista di Radio Popolare a Beppe Giulietti.

#stopbombeinsiria
Al presidio #stopbombeinsiria hanno aderito anche Amnesty International Italia, Arci, Associazione 46° Parallelo, Associazione Amici di Roberto Morrione, Associazione Giornalisti Amici di Padre Paolo Dall’Oglio, Associazione nazionale per la pace, Associazione Tam Tam, Comitato 3 ottobre, Centro Pio La Torre, Comunità di Sant’Egidio, Confronti, Cospe, Federazione nazionale della stampa italiana, Fondazione Libera Informazione, Illuminare le periferie, Italians For Darfur, LasciateCIEntrare, Migrare, NoBavaglio, Ordine dei giornalisti del Lazio, Rivista San Francesco, Solidarietà e cooperazione Cispi, Tavola della Pace, Unicef, Un ponte per, Usigrai, Uscire dalla guerra.