MESSICO: MADRE DI SPERANZA

Nolbia Navarro ha 68 anni. Vive in El Panal, un villaggio composto da 40 case, immerso nelle montagne dell’Honduras
Testo e video di Barbara Beltramello
Q Code Mag
E’ madre di 18 figli, 4 dei quali sono morti in tenera età ed uno è scomparso da più di 18 anni. Quella di Nolbia è una storia fin troppo conosciuta tra molte famiglie del Centro America. In Centro America, ed in particolare in Honduras, è comune avere un familiare scomparso in Messico, mentre attraversavano questa nazione cercando di raggiungere gli Stati Uniti per costruirsi una vita migliore. Anche se non ci sono statistiche ufficiali, circa 70.000 migranti sono scomparsi dal 2006. Le famiglie di queste persone stanno chiedendo delle risposte ai vari Governi (Honduregno, Nicaraguense, Salvadoregno, Guatemalteco e Messicano), a quelli stessi Governi che nulla stanno facendo per fermare questa crisi di migrazione di massa.

Madre della Speranza from barbara beltramello on Vimeo.
Ma quali sono le ragioni che spingono queste persone ad emigrare? Prendiamo il caso dell’Honduras. In questa nazione non ci sono opportunità di lavoro per la maggior parte delle persone, e la violenza qui presente, è uguale se non maggiore a quella de El Salvador (per tre anni di seguito, San Pedro Sula è stata riconosciuta come la città più pericolosa al mondo). E’ soprattutto per queste ragione che molti giovani uomini, ma anche donne e negli ultimi anni adolescenti, decidono di tentare la fortuna migrando verso gli Stati Uniti. Non ci sono numeri ufficiali, ma nel 2007 il FONAMIH – Foro Nacional para las Migraciones en Honduras, stimò che ogni ora circa 11 persone abbandonavano la loro nazione. Un numero impressionante se si pensa che là vivono poco più di 8.000.000 di abitanti.
Le cause che spiegano questa migrazione di massa si possono riassumere in questo modo:

  • Alto tasso di povertà
  • Difficoltà nel trovare lavoro
  • Alto livello di violenza.

Ma molti di questi migranti non riescono ad arrivare alla loro meta, gli Stati Uniti, perché si fermano in Messico o perchè sono costretti a ritornare nella nazione di origine, o in altri casi, vengono perse le loro tracce e sembrano scomparire nel nulla, proprio come è successo ad uno dei figli di Nolbia, Pedro Antonio.
Ma cosa succede a queste persone che scompaiono mentre stanno attraversando il Messico? La causa principale della loro sparizione è da attribuirsi al crimine organizzato. Sempre più migranti, infatti, vengono rapiti in massa da gruppi criminali, e quando questo accade, vengono date loro queste tre opzioni:

  • chiamare la famiglia di origine o negli Stati Uniti e chiedere che paghino il riscatto
  • essere reclutati per lavorare con il crimine organizzato
  • se nessuno paga il riscatto e si rifiutano di lavorare per il crimine organizzato, vengono uccisi.

Come si può ben capire, nel terzo caso è praticamente impossibile per le famiglie sapere cosa è successo ai loro parenti scomparsi. I loro corpi vengono infatti gettati in fosse clandestine o sciolti nell’acido.
Nel caso in cui decidano di lavorare per il crimine organizzato, cessano qualsiasi contatto con la famiglia d’origine, per paura di metterla in pericolo.
A queste si sommano altre possibili cause della loro scomparsa: muoiono cadendo dal treno merci (La Bestia), sul quale viaggiano; vengono abbandonati nel deserto dal coyote che li doveva accompagnare, muoiono annegati attraversando il Rio Bravo.
Ma ci sono motivazioni anche meno drammatiche. Non avendo soldi per arrivare negli Stati Uniti, decidono di fermarsi per un tempo in Messico per poi continuare il viaggio. Ma a causa dei lavori umili e poco pagati che svolgono, non riescono a racimolare il denaro necessario per continuare il viaggio. Gli anni passano, e la comunicazione con la famiglia viene meno in modo naturale, e si creano una nuova famiglia nella nazione in cui si sono fermati.
Purtroppo fino ad oggi Nolbia non ha potuto sapere cosa è realmente successo a suo figlio Pedro Antonio. Sarà morto? Sarà vivo? Si sarà risposato? Avrà dei figli? Queste domande la accompagnano ogni giorno. Ma nonostante questa grande sofferenza, lei confida che un giorno riuscirà a sapere la verità.