Rifugiati

Sono diversi dai profughi che, almeno sulla carta, puntano a rientrare a casa dopo la guerra.
I rifugiati, per motivi di sicurezza o di discriminazione non possono tornare indietro e chiedono la protezione internazionale.

Oggi nel mondo i rifugiati sono 25 milioni

Sono quelli che, secondo la legge internazionale, che vale per tutti i paesi che hanno firmato la convenzione di Ginevra, hanno diritto alla protezione.

In totale l'Europa ne ospita 5,2 milioni

La Svezia, che ha il più alto rapporto rifugiati/abitanti, registra 23,4 rifugiati ogni 1000 abitanti. L'Italia solo 2 ogni 1000 abitanti.

Come arrivano questi rifugiati in Europa?

Le principali rotte di ingresso nell'Unione Europea sono 5.
Solo due avvengono via mare e solo una riguarda l'Italia.

Perché non entrano legalmente?

Ottenere un visto per i paesi dell'Unione Europea provenendo da un paese in guerra è impossibile. Chi ci riesce, arriva in aereo, in auto, in treno.
Solo una minima parte arriva via mare. In Italia, nei primi sei mesi del 2018, solo 14.441 persone sono arrivate via mare

Una volta arrivati presentano la domanda di protezione internazionale

Nel 2017 sono state presentate 728.470 domande all'Europa, ne sono state accettate meno del 50%, in Italia questo dato scende al 27%.

È sempre stato così?

Durante la Guerra Fredda, prima della caduta del Muro di Berlino, l'Europa accolse centinaia di migliaia di persone, l'Italia oltre 120 mila persone. I numeri erano molto inferiori a quelli di oggi.

Dopo la caduta del Muro sono iniziate molte guerre

Il numero dei rifugiati in Europa torna a salire, fino a 600 mila, per i conflitti in Algeria, Ex-Jugoslavia, Kosovo, Albania.

I rifugiati aumentano quando aumentano le guerre. Questo è il periodo con il maggior numero di conflitti

È cambiato il modo di raccontare i profughi.
Prima la stampa e le istituzioni li presentavano come vittime e persone da proteggere, oggi vengono presentati come possibili rischi e dei pesi per la comunità.

www.festivaldirittiumani.it

Testi e dati: Christian Elia

Sviluppo web: Remo Romano

Foto: Confine tra Macedonia e Bulgaria. Copyright: Yannis Behrakis – Reuters

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