Pace positiva

Nasce dalla distinzione tra “pace negativa” - solo mancanza di violenza - e “pace positiva”, come cooperazione a vantaggio di tutti, su base equivalente, ed apprendimento reciproco per curare la violenza passata ed evitare quella futura

Superare i conflitti

Non basta far tacere le armi, ma lavorare perché non ci siano le cause che li determinano

I pilastri della pace positiva

Equa distribuzione delle risorse – libera circolazione delle informazioni – buon governo – opportunità di lavoro

I pilastri della pace positiva

Basso livello di corruzione – rispetto dei diritti degli altri – buone relazioni con i vicini – alto livello di capitale umano

Johan Galtung – Una vita per la pace

Matematico e sociologo, da decenni studia la guerra come una malattia e ne ha elaborato una teoria di cura: la pace positiva

La cura del conflitto

Riconciliazione: cura degli effetti della violenza – costruzione della pace, prevenzione della violenza – trasformazione del conflitto, ricerca di metodi di avvicinamento dei contendenti

La violenza non è solo quella visibile

Alla violenza fisica o armata si arriva attraverso la repressione, la punizione, gli atteggiamenti, le parole, le ingiustizie e le dinamiche razziste e di sopraffazione

Svelare tutti gli attori di un conflitto

Studiare, denunciare e smantellare le posizioni di tutti gli attori di un conflitto lo rende superato, altrimenti le cause restano dove sono

Lavorare alla pace positiva per fermare le guerre in corso e quelle future

Nel 2014, a cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, è stata lanciata la campagna per il diritto alla pace, che superi l'assenza di guerra per lavorare a un mondo che risolva le questioni che poi diventano violenza

www.festivaldirittiumani.it

Testi e dati: Christian Elia

Sviluppo web: Remo Romano

Foto: Marcia per la pace in Kurdistan turco. Copyright: Nisa Goksel

Fonti e approfondimenti: scarica il pdf