Omicidio Jan Kuciak: ad un passo dalla verità

Un passo in avanti ma c’è ancora molto da scoprire sul caso di Jan Kuciak, il giornalista slovacco ucciso insieme alla sua fidanza Martina Kusnirova l’anno scorso. La Procura speciale ha accusato formalmente cinque persone per quel duplice omicidio, tra cui la presunta mente, il faccendiere Marian Kocner. Uno dei cinque, che si è autoaccusato di aver fatto parte del piano, ha permesso questa svolta nelle indagini. Fra i tanti commenti abbiamo scelto quello dell’IPI, International Press Institute, un network di giornalisti ed esperti di comunicazione che si batte per la libertà d’espressione e che vede nello staff anche Peter Bardy, il direttore del giornale slovacco Aktuality.sk per cui lavorava anche il giovane reporter assassinato. 

Nel solo 2018 IPI conta 28 giornalisti uccisi in attacchi mirati. Raramente gli assassini vengono rintracciati e condannati, ancor meno i mandanti. «Kuciak – dice il direttore di Aktuality.sk – ha scoperto frodi fiscali e legami criminali che coinvolgevano importanti leader politici e imprenditoriali in Slovacchia. Il doppio omicidio ha scatenato le più grandi proteste in Slovacchia dopo la Rivoluzione di velluto»

IPI rivendica di aver monitorato le indagini del caso Kuciak, incontrando anche rappresentanti della magistratura e del nuovo governo slovacco: quello vecchio era pesantemente coinvolto nelle denunce di Kuciak; il premier e un vice-ministro si erano dovuti dimettere sull’onda delle proteste. Il clima politico nel paese centroeuropeo è parzialmente cambiato: la nuova Presidente è Zuzana Caputova, giurista, militante anticorruzione, che aveva conosciuto il giornalista ucciso. 

La foto di copertina è di Peter Tkac tramite Flickr