#360SYRIA

Amnesty International ha lanciato il nuovo sito #360Syria, che mostra le devastazioni causate dalle forze armate governative con i continui lanci di barili bomba sulla città assediata di Aleppo.
Tratto da Amnesty.it
Il sito, chiamato “Paura dal cielo”, si trova all’indirizzo Internet www.360Syria.com e comprende fotografie a 360 gradi, narrazioni, registrazioni sonore, grafici tridimensionali e video che i media-attivisti siriani hanno realizzato appositamente per Amnesty International.
Il sito porta il visitatore fra le macerie delle strade di Aleppo, in un’esperienza di “immersione” potente, da cui non potrà che uscire turbato. I visitatori potranno navigare intorno a “fotosfere” a tutto schermo che catturano le scene apocalittiche e i rumori che seguono un attacco con barili bomba. Le immagini mostrano anche i coraggiosi tentativi di soccorso messi in atto da civili disarmati (gli “elmetti bianchi”) del Syria Civil Defence.
Nel sito, l’attivista siriana Razan Gazzawi – ora rifugiata a Leeds, Regno Unito – spiega come Aleppo sia stata soggetta a bombardamenti intensivi con migliaia di barili bomba riempiti di munizioni altamente indiscriminate: taniche di benzina o cilindri di gas con imballaggi esplosivi, carburante e frammenti metallici lanciati da elicotteri governativi.
#360Syria conduce il visitatore nell’esperienza visiva e sonora di ciò che segue il lancio di barili bomba in alcuni quartieri di Aleppo (Al Ansari Sharqi, Al Shaar and Tareq al-Bab), in luoghi come il campo da gioco di una scuola nel distretto di Saleheddine, un mercato nel distretto di Boustan Al Qasr, i principali edifici civili della città. Mostra anche scene di barili bomba in altre parti della Siria, come Douma e Damasco.
Per realizzare il sito, Amnesty International ha lavorato a stretto contatto con un gruppo di media-attivisti siriani di Aleppo, Lambda Media Production (http://lambaproduction.com). Per documentare le conseguenze dei barili bomba e di altri attacchi, questi “citizen journalists” hanno visitato numerosi luoghi appena colpiti per creare un insieme di prove che resisteranno nel tempo sulle diffuse violazioni dei diritti umani portate avanti da tutte le parti in conflitto. Amnesty International ha aiutato gli attivisti del gruppo Lambda anche dal punto di vista tecnico, fornendo loro macchine da presa Ricoh Thetas 360 gradi per sviluppare il progetto.
Nonostante il presidente siriano Bashar al-Assad rivendichi il fatto che le forze governative non possiedono e non utilizzano barili bomba, il loro uso è ampiamente documentato. Secondo  osservatori siriani per i diritti umani,  solo negli ultimi due anni quasi 20.000 barili bomba hanno causato la morte di oltre 8000 civili.
In un rapporto del 2015, Amnesty International aveva fornito dettagli sugli orribili danni causati dai barili bomba governativi su Aleppo, con decine di persone uccise ogni mese negli attacchi a scuole, ospedali, moschee e mercati affollati.
Secondo Kate Allen, direttrice generale di Amnesty International Regno Unito, “se una fotografia vale mille parole, un’esperienza di realtà virtuale come questa vale un libro intero. Questo tour virtuale ti porta dalla scrivania direttamente dentro le strade bombardate di Aleppo. Molti pensavano di sapere già cosa accade quando l’esercito siriano sgancia i barili bombe su luoghi come Aleppo, ma vedere queste scene apocalittiche a 360 gradi procura un nuovo livello di conoscenza”.
Tony al Taieb, cofondatore e direttore della Lambda Media Production, ha dichiarato: “Il lancio di barili bomba su Aleppo è uno dei più grandi crimini del XXI secolo e Lambda è determinata a registrare le devastazioni che queste demoniache armi stanno causando. Più riusciamo a preservare e mostrare le prove, più è probabile che i responsabili di questi terribili crimini siano portati davanti alla giustizia”.
Il sito è stato creato in collaborazione con l’agenzia di design e tecnologia di San Francisco Junior (www.junior.io). Zac Rolland, il suo direttore tecnologico, ha spiegato che usando un A-Frame da Mozilla è riuscito a mettere in modo innovativo un’esperienza di forte empatia nelle mani di un grandissimo numero di persone: “Il livello delle devastazioni in Siria spezza il cuore. La nostra sfida è stata trovare il mezzo tecnico più efficace e accessibile per aiutare il mondo a capire e a fare esperienza di ciò che sta accadendo lì. E’ questo il senso del nostro lavoro” – ha dichiarato Rolland.
Prossimamente Amnesty International aggiungerà ulteriori contenuti al sito, inclusi altri materiali provenienti dagli attivisti siriani.