Cos’è la salute? Siamo tentati a rispondere che è un farmaco, un’operazione chirurgica, la fasciatura di un arto. Il Festival dei Diritti Umani vuole proporre una lettura più profonda, perché se c’è una guerra in corso, se non viene fermata la crisi climatica, se al disagio psicologico si risponde solo con una medicina, non abbiamo trovato una cura, ma al massimo ad un palliativo. I film che abbiamo scelto provano a interrogarsi su questo complesso di problemi, annodando fili e sbrogliando matasse.
Che legame c’è tra lo smantellamento della sanità pubblica e la corruzione? Fino a che punto possiamo sopportare la competitività spinta sui luoghi di lavoro? Perché in tutta Europa si vuole archiviare la figura del medico di famiglia? Sono le domande che scaturiscono vedendo i film della nostra selezione.
Ogni giorno tre titoli, disponibili per 48 ore sulla piattaforma www.festivaldirittiumani.stream.
Nove film che permetteranno di osservare il mondo complesso della salute attraverso punti di vista differenti, che fanno indignare, commuovere e riflettere.
La guerra non poteva rimanere fuori dalla nostra scelta: sarà presente con The cave, struggente descrizione di come si può operare – in questo caso in Siria – quando c’è una guerra feroce; e con “The son” una sorta di Full Metal Jacket russo, che mostra come il militarismo continui a fornire carne da macello per le guerre decise dall’alto.