Per il 23 novembre il partito di estrema destra tedesco NPD aveva indetto ad Hannover una manifestazione diretta contro diversi giornalisti, citati con nome e cognome, che si occupano di neonazismo e destra radicale. Nel mirino in particolare un collaboratore dell’emittente pubblica NDR, Julian Feldmann. Tra le sue “colpe” c’è l’intervista ad un ex SS – Karl M. – icona per l’estrema destra, morto a fine settembre, non prima di aver minimizzato l’Olocausto.
Nell’annuncio della manifestazione la foto del giornalista appare sbarrata da una striscia rossa trasversale. Sui social media circolano immagini con la scritta “Giustizia per Karl”. Per gli ambienti di estrema destra, il giornalista sarebbe responsabile di quella che definiscono “criminalizzazione” subita dall’uomo, ultranovantenne, dopo la trasmissione del servizio. In post su Facebook e Twitter si legge poi dell’impegno, preso a suo tempo, di portare il responsabile di quel servizio al centro dell’attenzione, con l’annuncio che sabato la promessa sarà mantenuta con il corteo di Hannover.
La manifestazione filonazista contro i giornalisti indicati per nome e cognome rappresenta un evento inedito. Certo, intimidazioni, lettere minatorie, minacce di morte, aggressioni più o meno pesanti, la pubblicazione di foto della propria faccia su siti o pagine di “area”… sono già state provate da chi si occupa di estrema destra in Germania, è quasi un’abitudine. In questo caso però siamo ad un livello ancora superiore. Che ha suscitato ampia solidarietà ed indignazione. Con un primo risultato concreto: la polizia ha infatti annunciato giovedì sera che il corteo è vietato, il suo svolgimento rappresenta un pericolo per l’ordine pubblico. L’NPD può tuttavia fare ricorso. Vedremo nelle prossime ore…
Per la giornata di sabato ad Hannover sono state comunque indette delle contro-iniziative, si attendono almeno 2000 persone. Mentre l’appello “Schützt die Pressefreiheit!“ (tradotto: Proteggete la libertà di stampa), lanciato da alcuni cronisti del settore, ha raccolto in circa una settimana oltre 700 firme e l’adesione di quasi 60 redazioni ed associazioni (qui in inglese: https://www.ecpmf.eu/news/ecpmf/joint-call-in-germany-protect-freedom-of-the-press-against-right-wing-extremism ). “Attacchi contro giornalisti e intromissioni nella loro vita privata – si legge nel testo – non sono più una rarità. Ad eventi di estrema destra i giornalisti sono regolarmente vittime di atti di violenza. La manifestazione del NPD ad Hannover è il passo successivo per rendere la vita dei colleghi un inferno”. Tra le richieste ci sono maggiore protezione per gli indirizzi privati, formazione obbligatoria per la polizia sul tema dei rapporti con la stampa, sensibilizzazione delle procure per quanto riguarda gli attacchi ai giornalisti. E che, appunto, le autorità competenti esplorino tutte le vie giuridiche per impedire, il 23 novembre, “odio e persecuzione contro i nostri colleghi”.
Flavia Mosca Goretta