Un paese devastato da 25 anni di guerra civile, passata attraverso i signori della guerra, le operazioni americane e anche italiane di “Restore Hope”, per continuare con gli Al Shabaab e i militari dell’Unione Africana.
Testo e foto di Alessandro Rocca
Decine di conferenze di pace e migliaia di morti. E nel frattempo ogni giorno, in ogni angolo del paese, donne e bambini in composta attesa del loro turno per una visita, un vaccino o la somministrazione di un farmaco, nei pochi centri di sanità di base, che nonostante tutto portano avanti un diritto irrinunciabile, quello alla salute. Sono pochissime le organizzazioni che operano a Mogadiscio, il pericolo è altissimo, gli attentati quasi quotidiani rendono praticamente impossibile il lavoro ad espatriati dalla pelle bianca, bersagli, in alcuni casi privilegiati, delle milizie islamiste.
