di Shirel Amitaï
Francia/Israele, 2014 | 90’ | colore | v.o sott. ita
Sceneggiatura Shirel Amitaï Fotografia Boaz Yehonathan Ya’acov
Montaggio Frédéric Baillehaiche Scenografia Nitsa Rosenthalis Lavi, Eyal Elhadad
Costumi Laurence Struz, Ofir Hazan Musiche Reno Isaac Suono Noël Morrow
Cast Géraldine Nakache, Yaël Abecassis, Judith Chemla, Arsinée Khanjian, Pippo Delbono, Makram J.Khoury, Pini Tavgar, Yossi Marshak, Mohamad Hamdani
Prodotto da Sandrine Brauer
Produzione En Compagnie des Lamas, France 2 Cinéma, July August Productions
World Sales Indie Sales
Distribuzione italiana Parthénos
6 maggio ore 21.00 Teatro dell’Arte
Israele, 1995. La pace è finalmente all’orizzonte quando, nella piccola città di Atlit, Cali ritrova le due sorelle Darel e Asia per vendere la casa ereditata dai genitori. Tra complicità, risate, rancori e strani ospiti che seminano un allegro disordine, ritornano in superficie dubbi e vecchie questioni, che fanno sembrare la convivenza un felice guazzabuglio. Il 4 novembre, però, il processo di pace viene compromesso ma le tre sorelle si rifiutano di abbandonare le loro speranze. Una cronaca familiare dolce amara che racconta con uno stile poetico e fantastico, senza perdere di vista la realtà, ferite e fratture che hanno incrinato un fragile processo di pace.
Shirel Amitaï è stata assistente di Jacques Rivette (Va savoir, Histoire de Marie et Julien, Ne touchez pas la hache e 36 vues de pic Saint Loup), Gérard Mordillat (L’Apprentissage de la ville), Pascal Bonitzer (Petites Coupures), Claire Simon (Les Bureaux de dieu) e Christine Dory (Les Inséparables). Ha scritto le sceneggiature di Esther Kahn di Arnaud Desplechin e AIE e Gentille di Sophie Fillières, e collaborato agli script di 36 vues de pic Saint Loup di Jacques Rivette e Gare du Nord di Claire Simon. Rendez-vous à Atlit è il suo esordio alla regia, vincitore del Prix du Public – lecture du scénario al Festival Premiers Plans d’Angers 2013.
Israel, 1995. Peace is finally on the horizon when, in the little city of Atlit, Cali met again her two sisters Darel and Asia to sell the house inherited by their parents. In the middle of complicity, laughs, resentments and strange guests that spread a joyous chaos, doubts and old issues return to the surface, turning cohabitation into a happy mish-mash. The 4th of November, however, the peace process seems compromised but the three sisters refuse to abandon their hopes.
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