Business vs Zika: si possono fermare le Olimpiadi di Rio?

Per una medaglia si può rischiare un’infezione? Zika rischia di mettere a repentaglio i Giochi di Rio 2016? Queste domande sono tanto scomode da essere quasi impronunciabili. Ci ha pensato però Gwynne Dyer – tradotto e rilanciato oggi dal sito Internazionale – a palesare il dubbio se le Olimpiadi di Rio de Janeiro debbano essere annullate per il virus Zika. Lo fa basandosi su lettera aperta indirizzata all’Organizzazione Mondiale della Sanità e al Comitato Olimpico Internazionale, con la quale 152 medici e esperti chiedono che le prossime Olimpiadi e Paraolimpiadi vengano “posticipate e/o dislocate – ma non cancellate – in nome della sanità pubblica”.
A convincere i medici a esporsi pubblicamente sono state le recenti scoperte scientifiche che sottolineano la gravità del problema: come la relazione causale tra il virus e la microcefalia; il fatto che Rio de Janeiro è una delle zone più colpite e nonostante la lotta alle zanzare il virus continua a diffondersi; e, non ultimo, le condizioni del sistema sanitario brasiliano, che risulta essere talmente indebolito da non reggere una eventuale nuova emergenza Zika.
Già agli inizi di febbraio la stessa OMS aveva definito il virus come una “Emergenza di salute pubblica internazionale”. Ma alla lettera dei 152 dottori ed esperti l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha risposto che “cancellare o cambiare la location delle Olimpiadi 2016 non altererebbe in maniera significativa la diffusione del virus Zika”. La ragione principale è che il Brasile è solo uno dei 60 paesi e territori nei quali si riscontra la trasmissione di Zika attraverso le zanzare. “La gente continua a viaggiare tra questi paesi e territori per svariate ragioni. Il miglior modo per ridurre il rischio di malattia è seguire le raccomandazioni pubbliche per chi viaggia”, si legge sul sito dell’OMS.

Finora l’unica scusa per cancellare i Giochi olimpici sono state le guerre mondiali (Berlino 1916, Tokyo 1940 e Londra 1944). Ma se i giochi di quest’anno fossero stati organizzati in un qualsiasi paese dell’Africa occidentale due anni fa, quando l’epidemia d’ebola si stava avvicinando al suo apice, sarebbero sicuramente stati annullati. Quindi le Olimpiadi 2016 – previste a partire dal 5 agosto a Rio de Janeiro – dovrebbero essere cancellate, trasferite o rinviate?
Gwynne Dyer, su Internazionale

In Brasile il virus Zika, debellato la prima volta negli anni Cinquanta, si è riaffacciato un paio di anni fa, diffondendo il terrore nelle donne incinte per gli effetti del virus sui feti. Ricorda i numeri lo stesso Gwynne Dyer su Internazionale, citando “i 4.700 casi di microcefalia registrati in Brasile dallo scorso ottobre (contro i 150 di tutto il 2014)” – a dimostrazione che “il paese ha un grosso problema di sanità pubblica”.
Il diritto alla salute in Brasile e in altri paesi del Sud America è al centro del progetto “Behind Zika Virus” del fotoreporter Mirko Cecchi, vincitore del contest fotografico #IoAlzoLoSguardo della prima edizione del Festival dei Diritti Umani, in collaborazione con Leica, Polifemo Fotografia e Fotografia&Informazione.
Il progetto è collegato all’iniziativa di crowdfunding che permetterà a Mirko Cecchi di realizzare un reportage sul campo, per indagare non solo come vivono le famiglie colpite dal virus ma anche le cause reali che hanno permesso il riaffacciarsi di Zika nei paesi “un grosso problema di sanità pubblica” o dove l’aborto non è un diritto garantito.
Per partecipare: https://festivaldirittiumani.it/projects/festival-diritti-umani-2016/