di Leonardo Brogioni
Tantissime fotografie che vediamo quotidianamente sono realizzate con un dispositivo di telefonia mobile. Molte più di quelle che immaginiamo. A chiunque si occupi di fotografia, di giornalismo o di documentazione sarà capitato di avere a che fare con un semplice cittadino (un non professionista) che è riuscito a pubblicare immagini realizzate con il suo device. Le redazioni più strutturate sono dotate dei cosiddetti UCB Hub, gruppi di giornalisti incaricati di trovare e soprattutto verificare i contenuti generati dagli utenti . Prestigiosi brand di fotocamere collaborano con produttori di telefonini per proporre apparecchi in grado di fornire immagini di qualità sempre più alta: la concorrenza tra smartphone paradossalmente passa dalle fotocamere.
Sono processi che non possono essere ignorati, anzi meritano attenzione. E vanno valorizzati: ecco perché ci siamo messi al lavoro con Picwant, un’agenzia fotografica che produce e distribuisce fotografie e video dal mondo realizzate esclusivamente con smartphone. Grazie ad una app dedicata chiunque può inviare immagini che poi vengono selezionate da un team di photo editor, gli autori delle foto accettate diventano Pickers, ovvero collaboratori dell’agenzia.
Picwant è diventata mediapartner del Festival dei Diritti Umani e insieme alla sua photo editor,, Lucia Sabatelli, abbiamo selezionato diverse fotografie sul tema dei diritti umani, dei diritti civili e della libertà di espressione. Alcune immagini riguardano ricordi o commemorazioni per non dimenticare violazioni passate. Altre sono esempi di come usi e costumi stiano cambiando, per far posto a una maggiore libertà di espressione. Altre ancora raccontano luoghi del mondo dove invece bisogna ancora vigilare e attivarsi per cambiare la situazione.
Le potrete vedere nel prossimo takeover sull’account Instagram del Festival dal 28 marzo al 3 aprile: seguiteci @fdumilano #humanrights #civilrights #freedom