Algoritmocrazia

La sesta edizione del Festival dei Diritti Umani si svolgerà in live satreaming dal 21 al 23 aprile e avrà diritti e algoritmo al centro dei nostri incontri.

Con gli algoritmi l’umanità potrebbe sconfiggere la pandemia di Coronavirus, ma con gli algoritmi non si debellano avidità, razzismo, ingiustizie.

A seconda del loro assetto i droni possono salvare vite umane o decretarne la loro fine: dipende dal cervello di chi li costruisce e come li arma.

La tecnologia ha sempre condizionato il nostro modo di vivere, ma mai con la travolgente velocità degli ultimi anni, proponendoci scenari inediti sul controllo sociale, sulla libertà di scelta, sulla sicurezza. Ovvero sui nostri diritti.

Già ora l’intelligenza artificiale governa molti gesti quotidiani, ogni volta che navighiamo in rete, paghiamo con la carta di credito, che veniamo inquadrati da una telecamera di sicurezza. Ibridi, macchine coscienti, capaci di stravolgere il mercato del lavoro, i rapporti sociali e perfino le relazioni affettive non sono più scenari da fantascienza.

L’edizione 2021 del Festival dei Diritti Umani si occuperà dell’impatto sui diritti umani delle tecnologie, dai software per il riconoscimento facciale alle app che usiamo quotidianamente.

Essere consapevoli della potenza delle tecnologie, sapere chi le controlla è il primo, fondamentale passo per non essere prigionieri di queste reti invisibili che oramai innervano la nostra società. Finora sembrano esistere solo scelte escludenti: libertà o sicurezza, privacy o riservatezza, calcolo o coscienza. Con film, dibattiti, mostre il Festival dei Diritti Umani 2021 intende proporre risposte più articolate, che tengano insieme interessi e garanzie.

Danilo De Biasio