Alziamo lo sguardo sulla Siria e i siriani

Da cinque anni ormai, la Siria è lo scenario di una guerra sanguinosissima. Eppure la costante dal 2011 a oggi, nonostante gli appelli e gli incontri, è il silenzio della società civile internazionale di fronte al numero impressionante di civili morti.
“L’umanità è finita ad Aleppo: vediamo morire una cinquantina di persone al giorno e ci siamo abituati”, dice Assad Younes, giovane aleppino che ha deciso di non lasciare la sua città malgrado le bombe russe e siriane cadano incessanti. Le sue parole sono raccolte e rilanciate da un appello che chiede la costituzione di zone sicure dai bombardamenti e che ha come primo firmatario Shady Hamady, scrittore italo-siriano.

Solo fra agosto e luglio, sono state almeno sei le strutture ospedaliere ad Aleppo colpite dai bombardamenti aerei russi e siriani. L’uso di bombe a grappolo, barrel bomb o al napalm è ampiamente documentato. Il 22 di agosto, sul sito Middle East Eye è apparsa una lettera firmata dalle “donne di Daraya”, sobborgo di Damasco, in cui raccontavano la quotidianità dell’assedio al quale loro, e circa 8000 persone, sono state sottoposte per oltre 1360 giorni, fino al 26 d’agosto, data in cui è stato raggiunto un accordo per l’evacuazione di tutta la popolazione e dei combattenti verso Idlib, località al Nord della Siria sotto costante bombardamento aereo.

L’appello “Bombardamenti ad Aleppo: il nostro appello per la costituzione di zone sicure”, sul sito di Possibile

Lo stesso Shady Hamady, ai microfoni di Radio Popolare, ha spiegato il perché del silenzio mondiale sulla Siria e la necessità di una “resistenza culturale” che si faccia portatrice della voce del popolo siriano in Occidente e che apra gli occhi sulla situazione del popolo siriano.

Shady Hamady, intervistato da Danilo De Biasio per Radio Popolare

La richiesta di alzare finalmente lo sguardo sulla Siria e sulla sua gente emerge anche dall’ultimo libro scritto da Hamady e pubblicato da add editore, intitolato “Esilio dalla Siria”. Il libro racconta la lotta quotidiana dei siriani contro l’indifferenza, andando in profondità e proponendo una narrazione non superficiale, nel tentativo di dare un volto e una dignità alla Siria e al suo popolo. Shady Hamady sarà ospite di Pordenonelegge nella sua giornata inaugurale, mercoledì 14 settembre.
Il 2 settembre, Shady Hamady ha preso parte al sit-in #StopBombeinSiria, organizzato a Roma da FNSI, Articolo21 e numerose altre associazioni per chiedere la fine dei bombardamenti.
La foto, dall’account Twitter di Amnesty International Italia.
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