Il barcone della morte a Bruxelles: che sia la tappa finale.
Dalle parole di Renzi al Corriere della Sera occorre passare ai fatti.
Una proposta dal Festival dei Diritti Umani
Il Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi ha lanciato dalle pagine del Corriere della Sera l’idea di mettere davanti alla nuova sede del Consiglio europeo il barcone carico di migranti morti, che la Marina Militare italiana ha recuperato dal fondo del mare e che ora è ad Augusta. È una scelta condivisibile perché rende evidente ciò che molte istituzioni vogliono negare: chi fugge da guerre, carestie, cambiamenti climatici, dittature non si ferma con i muri, semmai con nuove e sensate scelte politiche.
Noi del Festival dei Diritti Umani, che vogliamo promuovere fin dalle scuole una maggiore consapevolezza dei diritti violati e delle battaglie per riconquistarli, plaudiamo all’iniziativa e ci permettiamo di aggiungere che quel barcone recuperato dalle profondità marine è così carico di significati che prima di essere portato a Bruxelles, sede delle istituzioni europee, potrebbe fare altre tappe, in altre città, per rendere comprensibile a tutti la drammaticità del problema.
Con questo spirito mettiamo a disposizione il nostro impegno per trovare le soluzioni che permettano di realizzare questa sorta di Via Crucis migrante: perché diventi un itinerario non solo del ricordo e del lutto ma anche della speranza – a partire dalla prossima edizione del Festival dei Diritti Umani che si svolgerà alla Triennale di Milano dal 2 al 7 maggio 2017.