CREPE il takeover multimediale di Andrea Kunkl

Una collaborazione tra Festival dei Diritti Umani e Q Code Magazine sul tema delle migrazioni
La struttura dell’immaginario, creato sulla realtà, ha delle crepe dalle quali la realtà vera filtra come una luce. La mia ricerca si concentra sulla crepa per seguire quel filo di luce. Sull’onda di quella luce è ancora possibile intravedere, riconoscere e indagare quel reale per restituirlo agli occhi che guardano?
Un raggio luminoso di un proiettore che cerca qualcuno lungo un confine fatto di acqua, questa l’immagine che ha scelto Andrea Kunkl per aprire il prossimo takeover. Una ricerca reale di esseri umani che tentano di attraversare il Mediterraneo è anche metafora della ricerca di raccontare i migranti dal loro punto di vista, grazie a chi di loro ha accettato di esternare le proprie sensazioni più intime. Una ricerca in profondità per dare strumenti di conoscenza, personali, per uscire dalla genericità e dalla superficialità e liberare l’espressione di chi viene talvolta privato perfino del diritto al proprio nome.
Fotografie, disegni e video si alternano in un percorso dove i migranti sono soggetti attivi e non solo oggetto di indagini antropologiche. Nei cosiddetti soliloqui il soggetto è libero di esprimere il proprio flusso di coscienza mentre è ripreso in piani sequenza, nelle mappe è lo stesso migrante a disegnare la sua idea di libertà, con le foto si documenta e si crea memoria.
+Andrea Kunkl Crepe
Le crepe prodotte dall’immaginario di confine parlano attraverso il flusso di coscienza dei protagonisti. Pratiche artistiche e indagine scientifica si fondono in un contenitore non lineare di percezioni, visioni e rappresentazioni.
 
Per la prima volta Andrea Kunkl decide di rendere pubblico un lavoro di anni, realizzato tra Lampedusa, Calais, Idomeni e altri luoghi di confine, simboli di una migrazione ancora in divenire, come questo suo progetto multimediale “Crepe”, che da domenica 11 marzo sull’account Instagram del Festival dei Diritti Umani @fdumilano e in contemporanea su quello della rivista online Q Code Magazine @qcodemag, media partner del Festival.