di Antonio Prata, selezionatore e curatore della sezione
Non è un caso che il Festival Diritti Umani quest’anno abbia deciso di dedicare la sua edizione alla disabilità. E non sarà nemmeno casuale che l’evento si svolga proprio nel pieno di un’emergenza pandemica come quella che stiamo vivendo in questo periodo. Una condizione in cui svaniscono improvvisamente molte di quelle certezze che fino a ieri ci rendevano quasi indistruttibili. Siamo costretti a confrontarci con le nostre fragilità, con la paura di non farcela, a riconoscere i nostri limiti e ad aggrapparci all’imprescindibile risorsa della solidarietà.
Sono stati d’animo che viviamo in periodi come questo ma con i quali la maggioranza delle persone con disabilità convive, lottando quotidianamente contro difficoltà suscitate spesso dalla disattenzione della società tutta e dalle maglie burocratiche dei sistemi sanitari. Eppure, nei tre film di questa Sezione del Festival dei Diritti Umani, sono proprio le persone con disabilità a trasmetterci una sorprendente forza d’animo e un legame incondizionato alla vita.
Nonostante la distanza imposta dall’emergenza, grazie alle nuove forme di comunicazione della rete, avremo comunque il piacere di incontrare i registi dei film, per conoscere meglio l’esigenza che li ha spinti, ognuno con approccio diverso, a raccontare la disabilità.
Un regista che mostra in prima persona il progredire della malattia; una scuola frequentata da bambini con disfunzioni mentali, e una spiaggia, che ogni estate, da decenni, accoglie famiglie in cui vivono persone con problematiche di diverso genere. Avvicinarci alle loro storie può aiutarci a scoprire emozioni e valori che in questi film emergono con straordinaria persistenza e travolgente forza espressiva.
Cliccando sul film si accede alla sua visione. Buona visione!