di Philippe Faucon
Francia/Canada, 2015 | 79′ | colore | v. o. sott. It.
Sceneggiatura, adattamento, dialoghi Philippe Faucon (liberamente ispirato ai romanzi Prière à la Lune e Enfin, je peux marcher seule di Fatima Elayoubi) Consulenza alla sceneggiatura e ai dialoghi Aziza Boudjellal, Yasmina Nini-Faucon, Mustapha Kharmoudi Fotografia Laurent Fénart Montaggio Sophie Mandonnet Costumi Nezha Rahil Musiche Robert-Marcel Lepage Suono Thierry Morlaas-Lurbe Cast Soria Zeroual, Zita Hanrot, Kenza Noah Aïche, Chawki Amari Prodotto da Yasmina Nini-Faucon, Philippe Faucon, Serge Noël Produzione Istiqlal Films, Possibles Média, Tanit Films, Arte France Cinéma, Rhône-Alpes Cinéma, Centre National du Cinema et de l’image animee World Sales Pyramide International
3 maggio ore 21.00 Teatro dell’Arte
La rivelazione della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2015, miglior film dell’anno per il Syndicat Français de la Critique e vincitore di tre premi César. Fatima è il ritratto pudico e sobrio del quotidiano di una donna immigrata che, con coraggio e dignità cerca di crescere da sola, facendo i salti mortali, le due figlie: Souad, un’adolescente ribelle, e Nesrine, che ha iniziato a studiare medicina. A confronto tre generazioni diverse, separate nei sogni come nel linguaggio, che cercano il loro luogo della vita. Il film, supera i limiti del tema dell’integrazione e, con una regia sobria che tracima umanità, si fa racconto poetico e universale.
Nato nel 1958 a Oujda, in Marocco, Philippe Faucon inizia la carriera come assistente di Léos Carax e Jacques Demy e debutta alla regia nel 1990 con L’Amour, selezionato al Festival di Cannes (premio della sezione Prospettive del cinema francese). Due anni dopo gira Sabine per ARTE e prosegue il percorso tra grande e piccolo schermo con Muriel fait le désespoir de ses parents (1994), Mes dix-sept ans (1996) e Les Étrangers (1998). Nel 2001 è alla Mostra di Venezia nella sezione “Cinema del presente” con Samia, al quale fa seguito l’ideale trilogia formata da La Trahison (2005, Festival di Toronto), Dans la vie (2008) e La Désintégration (2012, Fuori Concorso a Venezia 68).
Rivelation of Quinzaine des Réalisateurs of Cannes 2015, best film of the year for the Syndicat Français de la Critique and winner of three César awards. Fatima is the discrete and sober portray of the routine of a migrant woman that, with courage and dignity tries to grow alone the two daughters, with huge difficulties: Souad, a undisciplined teenager, and Nesrine, who started medicine school. An intergenerational conflict, with different dreams and language, trying to find the reason of their life.
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