Oggi il Festival dei Diritti Umani è stato presente all’ incontro con i Presidenti delle Commissioni Esteri del Senato Vito Petrocelli (M5S) e della Commissione Difesa della Camera Gianluca Rizzo (M5S) e Noel Sharkey, che sabato 11 maggio sarà uno dei protagonisti della tappa romana conclusiva del Festival. Con noi Francesco Vignarca, che con Rete Disarmo ha reso possibile questo incontro istituzionale.
Il comunicato ufficiale, alla fine del primo incontro al Senato, è stato incentrato sui killer Robots, ne citiamo una parte: “Ho garantito al professor Sharkey il mio impegno ad approfondire a livello parlamentare la posizione italiana sul negoziato internazionale in ambito Onu per la messa al bando dei robot-killer, delle armi letali completamente autonome: una tecnologia distopica e pericolosa, eticamente inaccettabile”. Lo dichiara il senatore cinquestelle Vito Petrocelli, presidente della Commissione Affari Esteri, che oggi a Palazzo Madama ha ricevuto Noel Sharkey, professore emerito di Intelligenza Artificiale e robotica all’Università di Sheffield, co-direttore della Fondazione Responsible Robotics, presidente della Ong International Comittee for Robot Arms Control (ICRAC). Il professor Sharkey, tra i massimi esperti mondiali di robotica e AI, è attualmente impegnato in un tour internazionale nell’ambito della campagna Stop Killer Robots, per sensibilizzare politici e diplomatici sull’urgenza di una messa al bando globale dei sistemi d’arma letali completamente autonomi, cui si oppongono Stati Uniti, Russia, Israele, Corea del Sud e Australia”.
Per il Festival dei Diritti Umani Elisa Gianni ha portato un messaggio ai presenti, nei due incontri. Eccolo.
“Il Festival dei Diritti Umani, alla sua quarta edizione è iniziato a MIlano il 2 maggio e arriva a Roma sabato 11 al MAXXI, dopo aver toccato Bologna e Firenze. Una edizione itinerante dedicata a Guerre e Pace.
Il Festival dei Diritti Umani è film, documentari, dibattiti, mostre fotografiche e programmi per le scuole.
In questi anni abbiamo incontrato oltre 10mila gli studenti, anche con progetti all’interno delle scuole propedeutici all’appuntamento del Festival. Ancora qualche numero: oltre 20mila i visitatori che si aggiungono agli studenti, 400 gli ospiti internazionali, tra cui il premio Nobel per la Pace, Nadia Murad.
Noel Sharkey è tra gli ospiti di questa quarta edizione, dedicata Guerre e Pace; è proprio in virtù di questo tema che abbiamo voluto, insieme a Francesco Vignarca, la collaborazione con la Rete Italiana per il Disarmo.
In questi giorni abbiamo alzato lo sguardo sullo Yemen, abbiamo portato in giro per l’Italia la testimonianza del portavoce dei Caschi Bianchi, Abdulrahman Almawwas, e abbiamo chiaramente affrontato il tema delle armi, incluse quelle tecnologicamente più avanzate, killer robots e armi autonome. Siamo soddisfatti dell’ottima copertura mediatica avuta dal Festival dei Diritti Umani in questi giorni – a conferma dell’interesse collettivo sul tema. Ma come cittadini, ancora prima che come organizzatori del Festival dei Diritti Umani, siamo molto preoccupati per i rischi a cui vanno incontro ancora una volta i civili, con questi nuovi combattenti-macchina, come li ha chiamati proprio Noel Sharkey.
Sentiamo crescere una forte passione per i Diritti Umani, come base valoriale per una nuova società. Ecco perché oltre alle Guerre abbiamo voluto raccontare ai ragazzi che la pace si costruisce. C’è molta aspettativa fra i giovani, perché anche il mondo dei decision maker, dove ci troviamo, sappiano recepire questo messaggio”.