Free Patrick Zaki. La cronistoria in 10 tappe e 10 poster

Il 12 settembre, nell’ambito di Sprint Kite di Tagliata di Cervia, tornerà a volare lo Zaquilone, l’aquilone voluto da Festival dei Diritti Umani, Amnesty International Italia e Articolo21 e realizzato da Gianluca Costantini e Cerviavolante, per chiedere il rilascio immediato dello studente egiziano Patrick Zaki. In quest’occasione, ripercorriamo la storia di Patrick, dal suo arresto ad oggi, pubblicando anche i poster vincitori del concorso internazionale Free Patrick Zaki, prisoner of conscience (promosso da Posters For Tomorrow, Conversazioni sul Futuro e Amnesty Italia) e i testi del libro Voglio solo tornare a studiare #FreePatrick di Marco Vassalotti (ed. People, 2021). Un’alleanza della società civile per denunciare con fermezza che Patrick Zaki è incarcerato ingiustamente dal 7 febbraio 2020 e che deve essere liberato.

 

Grafica di Andrea Rodrigues (Portogallo)

7 febbraio 2020

𝐋’𝐚𝐫𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨

Patrick George Zaki viene interrogato, minacciato, picchiato, sottoposto a elettroshock. La mattina del 7 febbraio gli agenti dell’Agenzia di sicurezza nazionale (nsa) lo arrestano, lo tengono bendato e ammanettato per 17 ore durante il suo interrogatorio. Zaki, attivista per i diritti umani e di genere, viene arrestato all’aeroporto internazionale del Cairo di rientro dall’Italia, dove è iscritto al master in Gender Studies dell’Università di Bologna. Era tornato in Egitto per una visita alla famiglia nella sua città natale, Mansoura, poche decine di chilometri a nord del Cairo. Scompare per le successive 24 ore senza che nessuno ne sappia niente. Dopo essere stato riportato al Cairo, viene trasferito a Mansoura: qui, secondo i suoi avvocati, viene interrogato sul suo lavoro di attivista, minacciato, picchiato e sottoposto a scosse elettriche. I pubblici ministeri di Mansoura ordinano la detenzione preventiva di Patrick George Zaki in attesa di indagini sulla base di accuse tra le quali figurano «diffusione di notizie false», «incitamento alla protesta» e «istigazione alla violenza e ai crimini terroristici». All’Agenzia dire, l’Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR) riferisce che Patrick, sul corpo, mostrava segni visibili di elettroshock e di violenze.

Da Voglio solo tornare a studiare #FreePatrick di Marco Vassalotti (ed. People)

 


Grafica di Arianna Posanzini (Italia)

14 febbraio 2020

𝐈𝐧 𝐬𝐨𝐬𝐩𝐞𝐬𝐨

Lo status “in sospeso” o “in attesa di una decisione”, in qualunque ambito della vita, è la cosa che odio di più. Cerco di aggrapparmi all’idea che c’è incertezza in tutte le cose, ma a volte l’incertezza può essere la cosa più dura con cui l’animo umano si trova a che fare.
(Amr Abdelwahab, amico di Patrick)

Da Voglio solo tornare a studiare #FreePatrick di Marco Vassalotti (ed. People)

 

 

 

 


Grafica di Zlatan Dryanov (Bulgaria)

17 febbraio 2020

𝐋𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐚 𝐏𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐤

Diamo la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, incarcerato in Egitto a causa delle sue idee. L’Italia deve tutelarlo affinché possa tornare a Bologna, nella sua Università, tra i suoi amici e colleghi, nel Paese che già l’ha accolto e che non vede l’ora di riabbracciarlo.

(Roberto Saviano)

Da Voglio solo tornare a studiare #FreePatrick di Marco Vassalotti (ed. People)

* Decine di comuni, tra cui Bologna, Milano, Napoli, Firenze, Udine, Rimini, Lecce hanno concesso la cittadinanza ordinaria a Patrick Zaki. Sulla proposta di cittadinanza italiana votata dal Parlamento invece, il Governo si è limitato a dire con Draghi che “È un’iniziativa parlamentare, il governo non è coinvolto al momento”.

 


Grafica di Massimo Dezzani (Italia)

9 aprile 2020

𝐔𝐧 𝐦𝐞𝐬𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐞

È da un mese esatto che non abbiamo più notizie di Patrick. Dal 9 marzo, né i suoi genitori né il suo avvocato l’hanno potuto incontrare, per via delle restrizioni dovute all’emergenza coronavirus. Non sappiamo in che condizioni si trovi né come sia la situazione nel carcere di Tora, in cui è rinchiuso.
(Giada Rossi, compagna di corso di Patrick)

Da Voglio solo tornare a studiare #FreePatrick di Marco Vassalotti (ed. People)

 

 

 

 


Grafica di Mattia Pedrazzoli (Italia)

7 maggio 2020

«𝐋’𝐚𝐦𝐛𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐚𝐫𝐜𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞»

Credo che l’ambasciatore italiano al Cairo debba far presente al governo egiziano che la posizione dell’Italia è quella di un’immediata scarcerazione di Patrick Zaki e debba chiedere anche di poterlo visitare in carcere per potersi accertare delle sue condizioni di salute.
(Erasmo Palazzotto, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio di Giulio Regeni)

Da Voglio solo tornare a studiare #FreePatrick di Marco Vassalotti (ed. People)

 

 

 

 


Grafica di Michele Carofiglio (Italia)

19 maggio 2020

𝐋𝐚 𝐯𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐚𝐫𝐦𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐄𝐠𝐢𝐭𝐭𝐨

Armi italiane vendute all’Egitto, 2018: 69 milioni di euro. Armi italiane vendute all’Egitto, 2019: 871 milioni di euro. Egitto, primo acquirente delle nostre armi. Patrick Zaki, studente dell’Università di Bologna, vi è detenuto ingiustamente da 103 giorni.
(Rete Disarmo)

Da Voglio solo tornare a studiare #FreePatrick di Marco Vassalotti (ed. People)

 

 

 

 


Grafica di Moises Romero (Messico)

29 giugno 2020

𝐀𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐧𝐯𝐢𝐨

Ancora un rinvio per l’udienza di Patrick Zaki. Questa volta l’udienza si sarebbe dovuta tenere per la prima volta davanti a un giudice, ma viene nuovamente rimandata al 12 luglio. È la nona volta che succede: in ognuna di queste circostanze, la detenzione di Patrick viene rinnovata senza la presenza sua e quella dei suoi avvocati.

Da Voglio solo tornare a studiare #FreePatrick di Marco Vassalotti (ed. People)

 

 

 

 


Grafica di Rashid Rahnama (Iran)

6 settembre 2020

𝐔𝐧 𝐚𝐪𝐮𝐢𝐥𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐏𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐤

La notizia del divieto di far volare aquiloni, arrivata in Italia, colpisce l’immaginario di chi si batte per la liberazione di Patrick Zaki: Amnesty International Italia, il Festival dei Diritti Umani e Articolo 21 lanciano l’idea di «farlo volare metaforicamente fuori dalla prigione». Come? Con un aquilone, uno di quelli vietati in Egitto. È l’associazione Cervia Volante a costruire l’aquilone, la cui creazione viene affidata all’artista Gianluca Costantini, che aveva già realizzato i manifesti affissi a Bologna e le sagome di Zaki che iniziano ad apparire sulle sedie lasciate vuote per esigenze di distanziamento fisico nelle biblioteche e in alcune sale pubbliche, durante eventi e presentazioni.

Da Voglio solo tornare a studiare #FreePatrick di Marco Vassalotti (ed. People)

 

 

 


Grafica di Rita Reis (Portogallo)

16 giugno 2021

𝐅𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐚𝐳𝐳𝐮𝐫𝐫𝐢

Per il suo 30° compleanno Patrick Zaki ringrazia per gli auguri che gli sono arrivati in carcere con un messaggio affidato ai genitori: «Grazie per i vostri felici auguri per il mio compleanno, il vostro sostegno attraversa i muri». E conclude con l’incitamento alla nazionale di calcio: «Forza Italia oggi in euro».

 

 

 

 

 


Grafica di Zlatan Dryanov (Bulgaria)

28 luglio 2021

𝐋𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚

“Non avremmo mai potuto immaginare uno scenario come questo, da quando sono partito per Bologna abbiamo fatto tanti progetti, che tu venivi a trovarmi per girare l’Italia insieme. Mi rende estremamente triste che non potrà succedere, la mia situazione sta peggiorando di giorno in giorno”.

Messaggio di Patrick alla fidanzata Marise