“Free Patrick Zaki: prisoner of conscience”, i 10 poster vincitori

Le mani aggrappate alle sbarre, gli occhiali che diventano manette aperte, una scritta su un muro e un lucchetto che si apre con un codice: ZAKI. Sono alcuni soggetti dei 10 poster vincitori del contest Free Patrick Zaki: prisoner of conscience, edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster for tomorrow”, ideata da Amnesty International Italia, dal festival salentino Conversazioni sul futuro dell’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano e Articolo 21. Sono stati più di 900 i manifesti arrivati da 50 paesi in tutto il mondo: dall’Italia al Messico, dall’Iran all’Ecuador. Colori, immagini e espressività oltre ogni confine per chiedere che venga liberato Patrick Zaki, l’attivista egiziano, studente all’Università di Bologna che dal 7 febbraio 2020 è rinchiuso nelle carceri del suo Paese, accusato ufficialmente di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Ma intanto il processo va avanti a rilento, la salute fisica e mentale di Patrick, in carcere, peggiora. I suoi contatti con la sua famiglia e persino con il suo avvocato sono centellinati e la sua custodia cautelare viene rinnovata sistematicamente, di 45 giorni in 45 giorni.

“Noi riteniamo che Patrick Zaki sia un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media. Dedichiamo questa iniziativa a tutte le persone prigioniere di coscienza rapite, torturate, sparite, recluse ingiustamente. E a tutte le giovani e i giovani che girano il mondo per studiare, ricercare, condividere, costruire una società migliore” – si legge nell’appello dei promotori di Free Patrick Zaki: prisoner of conscience.

I 10 poster selezionati saranno affissi nelle città che prendono parte all’iniziativa: dalla sua Bologna a Lecce, Taranto, Bari, Brindisi, Napoli, Torino e altre che vorranno aderirvi.

Ha selezionato i poster una giuria internazionale, composta da artisti, giornalisti e attivisti: Annalisa Camilli, Francesca Mannocchi, Marta Serafini, Laura Cappon, Riccardo Luna, Ginette Caron, Marco Rainò, Gianluca Costantini, Takoua Ben Mohamed, Maryam Al Khawaja, Kianoush Ramezani, Marisa Gallen, Cédric Gatillon, Mila Mars Melank, Francesco Poroli, Pavel  Pisklakov, Teresa Sdralevich, Agnieszka Ziemiszewska.

 

Nella immagine in evidenza, i 30 poster finalisti del contest Free Patrick Zaki: prisoner of conscience