Giornata del Rifugiato: cambiare nome a una via per cambiare modo di pensare. L’esempio di Uggiano La Chiesa

Abitare in via Malala, prendere un caffè al bar di via Vittime del Mediterraneo può aiutare a considerare in modo diverso migranti e rifugiati? Salvatore Piconese, sindaco di Uggiano La Chiesa, paese di 4500 abitanti vicino a Otranto, ne è convinto. E così anche quest’anno le targhe con le vecchie denominazioni vengono affiancate da cartelli dedicati a vittime o a coraggiosi oppositori dello schiavismo, del razzismo e del caporalato. Un’operazione di maquillage per la Giornata Mondiale del Rifugiato? No, risponde il sindaco di questa Riace del Salento, perché il cambiamento parte dalle scuole, dalle parrocchie, dalle decine di rifugiati accolti nei progetti Sprar.
L’intervista di Danilo De Biasio