Il mondo salvato dai ragazzini… che guardano Tik Tok

di Danilo De Biasio

 

E se la rivoluzione antirazzista arrivasse con un filmato di pochi secondi su Tik Tok? Presentata così la questione è un filo esagerata, ma serviva per attirare la vostra attenzione. Seguitemi e scoprirete che il ragionamento è serio e se n’è fatto portavoce nientemeno che Sandro Veronesi, il due volte Premio Strega.

L’occasione è arrivata da una chiacchierata al Terra di Tutti Film Festival, una kermesse di film e dibattiti su diritti civili, disuguaglianze e lotte di libertà. Sandro Veronesi era seduto al tavolo insieme a Elly Schlein e al sottoscritto; collegata via Skype Igiaba Scego. Il titolo del talk era un auspicio: la forza del futuro. Gli organizzatori del festival ci chiedevano di ragionare sui sussulti di questo periodo – BlackLiveMatters, i giovani in piazza contro il cambiamento climatico, le rivendicazioni femministe, lo ius soli – per capire se c’erano sprazzi di ottimismo e spazi per intersezioni. Visto che il Terra di Tutti è un festival di film mi è venuto di chiedere agli ospiti se non ritenevano arrivato il momento di dare dignità culturale ai social: è più facile che un ragazzo under 20 si faccia un’idea sul mondo da un post su Instagram o da un video su Tik Tok piuttosto che con un documentario in b/n sull’Amazzonia. E come esempio ho citato la coppia più bella del mondo, Raissa e Momo, due fidanzati che fanno gioiosamente a pezzi gli stereotipi sulle coppie miste.

Detto, fatto: Sandro Veronesi è partito in quarta proprio da qui per uno slancio di fiducia sulle nuove generazioni che vi riproponiamo qui (con la sua autorizzazione). Spoiler: è anche un bel endorsement per la coppia Raissa e Momo…

 

Morale. Per il Festival dei Diritti Umani che da 5 anni organizza eventi su un tema importante ma non certo di moda, sono parole interessanti, che meritano di essere approfondite. Perché i ragazzi e le ragazze delle scuole sono già il nostro presente arcobaleno e spetta a loro migliorare il futuro. Contrastare gli stereotipi e i linguaggi d’odio è possibile, si può fare con video di pochi secondi e con il sorriso. Snobbare le nuove tecnologie è una pessima idea e spesso nasconde la nostra incapacità di capirle.