La maggior parte delle campagne ambientali in Russia (attive) sono promosse dal WWF, la più grande Ong operante nel Paese da 23 anni, con più di mille progetti attivi sul campo. Le tematiche affrontate sono legate alle peculiarità del suo territorio e del settore economico primario: gestione sostenibile delle foreste, pesca sostenibile, green economy (petrolio, gas associato, industria mineraria), emergenza climatica. L’organizzazione Greenpeace si sta invece occupando dello scioglimento dei ghiacci nell’Artico, mentre l’associazione umanitaria Oxfam della corretta ridistribuzione delle risorse.
Gestione sostenibile delle foreste
La Russia ospita circa un quinto delle foreste mondiali, per un totale approssimativo di 763 milioni di ettari, dai quali si potrebbero estrarre 75 miliardi di metri quadrati di legno: risulta chiaro come questo sorprendente ecosistema rappresenti non solo l’habitat naturale di molte specie animali, ma anche una grande risorsa economica per la popolazione. Purtroppo, però, lo sfruttamento intensivo e il disboscamento selvaggio rischiano di distruggerlo per sempre. Per questo il WWF nel 1999 ha fondato GFTN Russia, un’associazione che riunisce tutte le compagnie di legname che vogliono operare secondo il criterio di eco-sostenibilità: i suoi membri sono convinti che ciò aiuti a migliorare la propria corporate image e la propria competitività, oltre a salvaguardare l’ambiente. In collaborazione con Forest Stewardship Council, il WWF ha iniziato a promuovere sul mercato la vendita di prodotti realizzati con legname garantito dalla certificazione Voluntary Forest Certification. È stata inoltre stabilita una partnership con la multinazionale svedese Ikea. Infine, l’Ong ha redatto l’Environmental Pulp And Paper Company Index Russia, un report finalizzato a rendere più trasparente l’industria del legname e più efficiente l’utilizzo delle risorse forestali.
Pesca eco-friendly
Così come il legname, in Russia anche la pesca viene sfruttata in maniera intensiva per scopi economici; a farne le spese sono soprattutto pesce bianco e salmone rosso, le cui carni sono ritenute pregiate. Anche in questo caso è stata creata una certificazione di pesca sostenibile attraverso il Marine Stewardship Council (MSC); grazie a questo provvedimento, oggi il 50% delle razze menzionate è pescato rispettando severi criteri. Su iniziativa del WWF, la Longline Fisheries Association ha adottato per la prima volta in Russia una procedura per il monitoraggio della pesca e del suo impatto sulla mortalità degli uccelli marini. Si vorrebbe inoltre creare la prima riserva di pesca russa nel West Kamchatka per proteggere le zone in cui alcune specie depongono le uova da qualsiasi attività economica, pesca esclusa.
Clima ed energia
La strategia del Climate and Energy programme è ridurre le emissioni di CO 2 e altri gas effetto serra, oltre ad aiutare gli ecosistemi ad adattarsi ai cambiamenti climatici . Il primo aspetto è strettamente legato alla strategia energetica nazionale, cioè alle fonti energetiche cui si desidera dare priorità: carbone e gas naturale o energie rinnovabili, come suggerito dal WWF, anche al fine di promuovere una modernizzazione tecnologica del Paese. Molto importante è altresì la campagna di sensibilizzazione per favorire l’implementazione di misure pratiche nella vita quotidiana della popolazione. In merito allo scioglimento dei ghiacci nell’Artico, il WWF ha sviluppato un programma per la protezione dei “centri di vita polare” e della biodiversità, mentre Greenpeace ha lanciato la campagna Save the Arctic, per liberare quest’area dai distruttivi interessi politici e industriali.
Green economy
Spesso nei telegiornali si sente parlare delle riserve di petrolio e gas naturale presenti in Russia: per il Paese queste fonti energetiche sono al contempo la “spina dorsale” del sistema economico, e la primaria fonte di inquinamento. Poiché sarebbe impensabile rinunciare al loro utilizzo (perlomeno nel medio termine), nel 2014 WWF e CREON Energy hanno lanciato un progetto che prevede la stesura di una classifica delle compagnie operanti nel settore, basata su una valutazione oggettiva della loro sostenibilità ambientale. Questa classifica avrà molteplici vantaggi: aiuterà banche e consumatori a finanziare e preferire i prodotti delle compagnie più eco-friendly , portando alla riduzione dell’impatto negativo sulla salute delle persone, senza intaccare le aree del Paese la cui economia è basata su questa industria. Per quanto riguarda il settore minerario, il WWF ha preparato il progetto «Main Features of the Policy of Environmental and Social Responsibility of Mining Companies», volto a ridurre i possibili rischi e conseguenze negative derivanti dallo sviluppo di giacimenti minerari.
Grow – Food. Life. Planet.
Questo è il nome della campagna lanciata in Russia da Oxfam, per promuovere una corretta ridistribuzione del cibo. La ONG vorrebbe sensibilizzare la popolazione affinché richieda a governi e aziende di riformare le proprie policy, preservare le risorse e distribuirle correttamente.
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