Vent’anni di Genova. Letture per non dimenticare

Scritti tutti da chi c’era; presentati, in buona parte, da chi li ha scritti; destinati a scopi e pubblici diversi: ecco libri e letture per conoscere, capire e non dimenticare cosa è successo a Genova, vent’anni fa.

  • L’ECLISSE DELLA DEMOCRAZIA. Dal G8 di Genova a oggi: un altro mondo è necessario, di Vittorio Agnoletto e Lorenzo Guadagnucci (Feltrinelli, 2021 – nuova edizione).
    Quando questo libro è uscito per la prima volta – era il maggio 2011 – il sottotitolo era un altro: “Le verità nascoste sul G8 2001 a Genova”. Il processo per quanto accaduto la sera del 21 luglio alla Diaz era ancora in corso (un riassunto di questo e degli procedimenti legali su Genova, è qui ) e portare a galla la verità era fondamentale. “Questo libro viene a riaprire una memoria, anzi a ribadire una verità, e fa benissimo perché queste non sono cose che vanno dimenticate”, scriveva nei ringraziamenti Andrea Camilleri, autore dei romanzi di Montalbano. Quanto agli autori de L’eclisse della democrazia, si tratta dell’allora portavoce del Genoa Social Forum, il movimento dei movimenti che chiedevano “un altro mondo è possibile” – Vittorio Agnoletto – e uno dei pochi giornalisti italiani a seguire quel movimento sin dai suoi primissimi passi – Lorenzo Guadagnucci che ne ha scritto anche sul sito di Articolo 21.

 

  • 2001-2021 GENOVA PER CHI NON C’ERA. L’eredità del G8: il seme sotto la neve, a cura di Angelo Miotto (Altreconomia, 2021)
    Il primo ad associare a Genova 2001 l’immagine del seme sotto la neve è stato un giornalista che a Genova c’era e adesso non c’è più, Alessandro Leogrande. Angelo Miotto che ha vissuto direttamente da inviato di Radio Popolare i giorni di Genova, ha raccolto le cronache e i racconti di quei giorni insieme alle analisi che li collegano all’oggi in un libro che dichiara sin dal titolo la sua vocazione: raccontare Genova a chi, nel 2001, non c’era. E passare il testimone di quel movimento in forma di semi da curare. Perché, come spiega Angelo Miotto: “Raccontare Genova non è solo un esercizio di memoria, ma è un dovere quasi civile di recuperare un contesto, un momento della storia globale in cui un Movimento si forma quasi all’improvviso e verrà spezzato con proiettili, torture, repressione e tanto gas Cs, vietato dalle convenzioni internazionali in ambito di ordine pubblico. Genova ripropone tutti quei temi che anche oggi sono ancora sul tavolo, tremendamente quotidiani e con alcune chiavi interpretative che ancora oggi reggono bene. Per questo non serve il reducismo su Genova 2001, ma un lavoro di recupero di alcuni dibattiti e crearne di nuovi su temi che si sono incancreniti o che sono riusciti a complicarsi proprio perché non affrontati.”

 

  • VOI SIETE IN GABBIA, NOI SIAMO IL MONDO. PuntoG – il femminismo al G8 di Genova (2001-2021), di Monica Lanfranco (Vanda edizioni, 2021)
    Per molti che erano a Genova nel 2001 quell’esperienza ha avuto l’effetto di uno spartiacque. Monica Lanfranco lo descrive così: “Straordinario e terribile, determinante il prima e il dopo, nella mia vita, rispetto alla politica e alla dimensione pubblica, così come la nascita dei miei figli ha determinato il prima e il dopo nella mia dimensione intima e privata”. Monica Lanfranco era là nei giorni di Genova ma anche in quelli precedenti di PuntoG, meeting internazionale e momento di riflessione, scambio e pratiche femministe sui temi della globalizzazione. Vent’anni dopo Monica Lanfranco presenta il suo libro come “il racconto, personale e politico, non solo degli eventi del giugno 2001, ma anche di elaborazioni politiche e progetti femministi la cui possibilità di venire più ampiamente conosciuti, condivisi e di realizzarsi e incidere è stata purtroppo occultata dai fatti di luglio 2001.

 

  • NESSUN RIMORSO. Genova 2001-2021, di Supporto Legale (2021)
    Un fumetto scritto e disegnato a più mani per raccontare Genova oltre il dualismo vittime/carnefici e soprattutto dare una mano concretamente al lavoro di Supporto Legale, collettivo nato “per sostenere la difesa di tutti gli imputati dei processi genovesi ai manifestanti”. Perché di manifestanti in cella, al contrario di quanto avvenuto tra gli agenti di polizia pure condannati, ne sono finiti diversi e per diversi mesi, al punto che c’è chi ancora non ha finito di scontare la pena. Il fumetto – che vanta, tra gli altri i disegni di Zerocalcare e la prefazione di Erri De Luca – serve quindi anche a supportare nel concreto chi ha pagato a caro prezzo per quei giorni di Genova. E nel fare questo si affianca al numero monografico della rivista Zapruder “In ogni caso, nessun rimorso” e al documentario “In campo nemico” (uscito il 20 luglio 2021). Sul sito di Articolo21, un articolo con il racconto di Blicero, animatore di Indymedia e di Supporto Legale. 

 

 

  • MILLENNIUM BUG. Una storia corale di Indymedia (edizioni Alegre, 2021)
    Impossibile parlare di Genova 2001 vent’anni dopo senza parlare di Indymedia che dette voce e immagini al controvertice di Genova e soprattutto alle violenze che fecero della Diaz una “macelleria messicana”. Indymedia, nell’epoca pre-social, fornì la versione non ufficiale dei fatti. E per questo la più veritieria. “Consideravamo superato il concetto di controinformazione – anche se alcuni veneravano quella degli anni ‘70 – non facevamo il contrappunto ai media tradizionali, noi eravamo un’altra cosa: noi puntavamo all’autogestione dell’informazione. Lo slogan era “Don’t hate the media, become the media”, racconta Sara Menafra intervistata dal direttore del Festival dei Diritti Umani, Danilo De Biasio sul sito di Articolo21.

 

  • MANI BIANCHE, ZONA ROSSA. Genova-G8/Capitol Hill. Memoria, simboli, suoni, colori, di Carlo Cerrato (Erga edizioni)
    Dal racconto non ufficiale di Indymedia a quello di Carlo Cerrato, all’epoca inviato a Genova come caporedattore del tg regionale, che oggi ricorda Genova anche nel dietro-le-quinte delle redazioni radio-televisive della Rai. “(Roberto Morrione, l’allora direttore di RaiNews24 – ndr.) Decise di trasmettere tutto. Tutto quello che riuscivamo a raccogliere per le strade. Senza censure. Soprattutto la notte della Diaz. Non avevamo ancora un’idea chiara su che cosa fosse successo, ma era chiaro che fosse qualcosa di grosso: le immagini parlavano da sole. Così alimentammo per ore una sorta di linea diretta con Roma e Rainews24 mandò in onda per tutta la notte gli aggiornamenti con le immagini grezze” – ha raccontato lo stesso autore, intervistato da Stefano Lamorgese sul sito di Articolo21. 

 

  • GENOVA, VENT’ANNI DOPO. Il G8 del 2001: storia di un fallimento, Giovanni Mari (People, 2021)
    Calcoli sbagliati, politica irresponsabile e voglia di insabbiare. Così Giovanni Mari riassume Genova 2001, vent’anni dopo, presentando il suo libro sul sito di Articolo21: “In quei tre giorni di luglio l’Italia precipitò nell’abisso: ancor più che per reazione a uno straordinario movimento civile, l’abisso si squarciò per il grave fallimento degli apparati pubblici e per la completa irresponsabilità che dimostrarono la politica, il governo e i partiti. Anche i media fecero la loro cattiva parte, incastrandosi su una malintesa imparzialità, capace di annacquare le grandi inchieste e le durissime cronache dei loro stessi giornalisti.” Un libro che racconta quei giorni, concentrandosi – come già anticipa il sottotitolo – sul fallimento più plateale: quello delle forze dell’ordine.

 

  • DIARIO. Il numero speciale (2001)
    Esce il 3 agosto 2001, appena qualche settimana dopo i fatti di Genova. 97 pagine, 202 fotografie e 51 testimonianze dei lettori di questo periodico, uscito dal 1996 al 2007. Un documento che ha raccontato Genova a chi, all’epoca, a Genova non c’era andato e che oggi, chi a Genova non poteva esserci, può sfogliare online. “Una delle prime foto che riceviamo è la foto di un fondoschiena con i segni di una manganellata. Era la stessa ragazza vittima del pestaggio ad avercela mandata.  Ci venne a trovare in redazione e ci raccontò tutta la storia. Le chiedemmo se potevamo pubblicarla. Alla fine ci disse di si. Come lei, erano persone molto giovani a scriverci, che avevano anche la preoccupazione di come quelle immagini e le storie di violenza subita sarebbero stata prese dalle famiglie. Questo fu l’inizio della costruzione dello speciale.” Sul sito di Articolo21, un’intervista di Alessandra Tarquini al direttore di Diario, Enrico Deaglio, racconta il dietro le quinte di quel numero.

 

 

L’illustrazione in copertina è di GoodideaStyle