Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar vincono il Premio Sacharov 2016

 
Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar sono le vincitrici del Premio Sacharov 2016 .
Il riconoscimento annuale del Parlamento Europeo per i diritti umani e la libertà di pensiero, va quest’anno a due giovani donne yazide vittime della violenza dello Stato Islamico.
Simbolo di coraggio, portavoce di tutte le vittime della violenza sessuale, esortano ognuno di noi a lottare contro la strategia omicida dell’IS: queste le motivazioni date dal Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz durante l’annuncio del premio, il 27 ottobre a Strasburgo.


 
Entrambe originarie dell’Iraq settentrionale e di religione yazida, Nadia e Lamiya hanno subito i soprusi e la violenza sessuale degli uomini dell’ISIS dopo aver visto i propri territori occupati, le proprie case rase al suolo e il loro popolo decimato, a partire dalle persone a loro più care. Si sono ritrovate sole di fronte a una tragedia più grande di loro e hanno reagito, fuggendo. Hanno trovato rifugio in quell’Europa che ora riconosce ufficialmente il loro coraggio con la massima onorificenza del Parlamento Europeo a garanzia dei diritti fondamentali, non solo nel Vecchio Continente ma ovunque.

 
Il riconoscimento a Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar diventa in questo modo anche un premio per tutti quelli che, come loro, hanno trovato rifugio in Europa, tentando di lasciarsi alle spalle le violenze subite dai militari e dai terroristi dell’ISIS – oltre che un riconoscimento alla lotta contro l’impunità di coloro “che stanno violando i diritti umani in una maniera che non ha precedenti”. “È una decisione simbolica premiare queste donne che sono arrivate in Europa come rifugiate”, ha detto Martin Schultz commentando il premio.
Nelle parole del Presidente del Parlamento europeo è chiara anche l’altra interpretazione del Premio Sacharov 2016: “La testimonianza di queste due donne è un appello alle istituzioni nella lotta contro l’IS. Non bisogna mai avere paura: è la peggiore risposta ai terroristi. E queste donne, con tutto quello che fanno, sono un simbolo di coraggio per tutti noi.”
 

Le interviste a Nadia Murad in occasione del primo Festival dei Diritti Umani – di Bianca Senatore per Radio Popolare.