Regia Rokhaya Diallo
Fotografia Kiritin Beyer, Fabrice Gay, Rokhaya Diallo
Montaggio Wolfgang Korwin, Zmijowski Fabrice, Gay Baptiste Clugery
Produzione Rok’n prod, Temps noir, Smooth and sidle
Francia, 2015, 52’, francese e inglese con sottotitoli in inglese e italiano
Dopo una serie di crimini contro afro-americani in molte città americane, in particolare il triste evento della morte di Michael Brown, accaduto a Ferguson, il mondo si è accorto che è nata una nuova generazione di attivisti. Con nuovi inattesi mezzi di comunicazione, sono riusciti a informare della violenza della polizia contro i neri l’opinione pubblica internazionale e a mobilitarla. Al di là dello shock e del turbamento della comunità nera, come fa questa popolazione a convivere giornalmente con questa situazione? Stiamo assistendo ad una nuova forma di apartheid? Chi sono questi giovani attivisti che hanno visto un nero accedere alla Casa Bianca mentre a malapena avevano diritto di voto? Che provengano da circuiti popolari, che siano leader religiosi o semplici studenti, si collocano nel solco dei loro predecessori (Martin Luther King o Rosa Park), pur rivendicando la loro indipendenza dai movimenti storici per i diritti civili.
Rendersi conto che il loro paese non ha chiuso con il razzismo è una amara considerazione.
After a series of crimes against Afro-American people in many American cities, particularly the sad event of Michael brown’s death which happened in Ferguson, the world noticed that a new generation of activists emerged. With unexpected new means of communication, they both succeeded in informing and mobilizing the international opinion of police violence against black people. This is a bitter assessment for them to realize that in their country racism is not ended.