L’associazione Reset-Diritti Umani nell’ambito del WeWorld Film Festival 2016 ha premiato il parroco di Bresso Don Giusto Della Valle e l’arciprete di Chiasso Don Gianfranco Feliciani, per il grande esempio di umanità che è il loro impegno pluriennale a favore di donne e uomini migranti bloccati a cavallo del confine italo-svizzero.
Motivazione del Premio
Don Gianfranco Feliciani e Don Giusto Della Valle hanno reso concreta la raccomandazione del Papa a costruire ponti invece di muri, ad ospitare almeno una famiglia in ogni parrocchia: Don Feliciani dal lato svizzero, a Chiasso, Don Della Valle, a Como, dal lato italiano del confine. Per tanti anni, hanno soccorso centinaia di profughi, in cerca di rifugio in Italia e in Svizzera dando ristoro a chi veniva da un viaggio inumano, spesso facendo sì che le madri riabbracciassero i propri figli e che le famiglie si riunissero per tentare una vita migliore.
Don Gianfranco Feliciani e Don Giusto Della Valle non hanno chiesto passaporti, non hanno selezionato nessuno sulla base del colore della pelle, delle loro aspirazioni, della loro provenienza o del loro genere. Hanno invece trovato soluzioni ad un fenomeno che in troppi vogliono strumentalizzare oppure dimenticare.
Per questo Don Feliciani e Don Della Valle rappresentano un esempio positivo di umanità, che alla teoria preferisce la concretezza quotidiana, incarnando una buona pratica da segnalare perché possa essere condivisa anche laddove si voglia costruire un nuovo muro.
Don Giusto Della Valle
Parroco di Bresso, è oggi considerato uno dei sacerdoti più attivamente coinvolti nel dialogo interreligioso. Nel dicembre 2015 ha fatto scalpore a livello nazionale le sua decisione di far leggere alcuni versi del Corano in Chiesa alla fine della Messa di Natale. L’iniziativa era stata preceduta nell’estate 2015 dall’invito ai fedeli a festeggiare il Ramadan e digiunare assieme alla comunità islamica locale in segno di fratellanza e condivisione.
Nell’estate 2016, in seguito allo scoppio dell’ “emergenza profughi”, ha ricevuto richiesta da parte di Croce Rossa, Caritas e poi direttamente dalla Polizia di Frontiera, di accogliere minori stranieri non accompagnati e in certi casi situazioni di vulnerabilità (comprese donne incinte/con bambini). Il centro cerca di identificare tra i minori stranieri quelli che vogliono restare a Como, si mette in contatto con i servizi sociali e fa richiesta ufficiale per metterli in contatto con le comunità. Gli accolti dalla Parrocchia di Della Valle vengono soprattutto da Eritrea, Somalia e Etiopia. Nel settembre 2016 la sua parrocchia ha ospitato temporaneamente tra i 60 e gli 80 minori non accompagnati e accolto su segnalazione della Polizia, decine e decine di profughi respinti alla frontiera.
don Della Valle a @WeWorldOnlus : è un premio anche a #Como per come ha accolto i migranti pic.twitter.com/O8q0PWsnDr
— danilo de biasio (@danilodebiasio) 25 novembre 2016
Don Gianfranco Feliciani
Arciprete di Chiasso, ha risposto attivamente alla richiesta d’aiuto giuntagli dal direttore della Caritas di Como che lo aveva contattato per avere un aiuto concreto per i profughi che si trovano in stazione dopo essere stati respinti alla frontiera. Il primo passo è l’omelia del 17 luglio 2016 dedicata al tema dell’accoglienza dei profughi: “Cosa vogliamo essere come Europa e come Svizzera? Una patria comune per la dignità, i diritti, la fratellanza attuando un cambiamento della nostra economia e della nostra politica sbagliata oppure restare l’isola felice di privilegi, disuguaglianze e menzogne?”
don Feliciani a @WeWorldOnlus : la Svizzera chiude le porte ai migranti ma non ai soldi dei dittatori pic.twitter.com/XB7Xt3WrzI
— danilo de biasio (@danilodebiasio) 25 novembre 2016