Silvio Garattini
E’ nato a Bergamo il 12 novembre 1928, ha compiuto studi che gli hanno permesso di ottenere il diploma di perito chimico.
Ha lavorato alle acciaierie Dalmine e nel 1948 ha ottenuto la maturità del liceo scientifico per potersi iscrivere a Medicina, laureandosi all’Università di Torino nel 1954. Grazie alle ricerche effettuate nel periodo studentesco, ha ottenuto nel 1955 la libera docenza in Chemioterapia e Farmacologia. Ha avuto perciò la possibilità di costituire un gruppo di giovani ricercatori che animavano le attività dell’Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano.
Un soggiorno di un paio di mesi negli Stati Uniti lo aveva convinto della differenza esistente nella concezione della ricerca scientifica. Nacque così la convinzione di creare una fondazione indipendente dall’università che si poté realizzare grazie alla conoscenza di un gioielliere filantropo milanese, Mario Negri (1891 – 1960) che nel suo testamento, in armonia con le nostre precedenti discussioni, lo nominava direttore del costituendo “Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri”. Molto lavoro, anche per vincere molti contrasti universitari, fu necessario per giungere finalmente il 1° febbraio 1963 ad iniziare l’attività di ricerca in un nuovo edificio molto ben attrezzato grazie anche a sostegni aggiuntivi di enti internazionali. Il gruppo dei “22” che iniziarono il “Mario Negri” è cresciuto e oggi sono circa 700, in parte localizzati a Bergamo, la sua città in cui ha voluto localizzare un’attività di ricerche per la salute.
Impossibile riassumere il percorso effettuato nel campo della ricerca, nella formazione di ricercatori e nella informazione rivolta al pubblico.
Oltre 17.000 pubblicazioni su riviste internazionali, 250 volumi, circa 8000 giovani laureati che hanno ricevuto la loro formazione in farmacologia e discipline affini sono alcune cifre.
Nel campo della divulgazione ha guidato numerose campagne di informazione, spesso “controcorrente”: in difesa dell’ambiente, nella lotta contro il fumo e la droga, sui rischi e benefici associati all’impiego dei farmaci, promuovendo la libertà della ricerca dalle ideologie politiche e religiose e l’attenzione per i diritti degli ammalati.
Nel 2013 grazie ad una legge voluta dal Ministro della Salute, Prof. Renato Balduzzi, il Mario Negri è diventato un IRCCS (Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico) per poter collaborare in modo più diretto col Servizio Sanitario Nazionale.
Nel 2018 ha lasciato la direzione dell’Istituto al Prof. Giuseppe Remuzzi per assumere la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione.
L’interesse e la passione per la ricerca è cresciuto nel tempo e perciò il lavoro continua!