La nuova puntata dei nostri take over ci porta in Afghanistan. Le fotografie sono di Gianluca Cecere, che ha partecipato al webdoc prodotto da Emergency “Storia di una pallottola, un giorno a Kabul” (www.storiadiunapallottola.it)
Le foto saranno visibili sul nostro account instagram: https://www.instagram.com/fdumilano/
Afghanistan vuol dire guerra. Guerra vuol dire sangue. Sangue vuol dire pallottole che devastano i corpi. E quindici anni di conflitto – più del Vietnam e della Seconda guerra mondiale – vogliono dire migliaia di morti, feriti, invalidi. Visto dall’ospedale di Emergency a Kabul Afghanistan vuole anche dire «milioni di persone curate, gratuitamente, ma con la sensazione che sia sempre peggio», spiega Christian Elia, coordinatore del progetto multimediale www.storiadiunapallottola.it, «le vittime sono donne, a volte in gravidanza, bambini, anziani. E poi ci sono i feriti che in un paese squassato come l’Afghanistan hanno una prospettiva di vita complessa e pesano sulle famiglie che debbono prendersene cura. Molti di questi feriti, sono oggi parte dello staff di Emergency – continua Christian Elia – prendendosi cura a loro volta di altre persone, imparando un mestiere. E quando sarà possibile lasciare l’Afghanistan, consegnando a loro questo ospedale, si potrà trarre un bilancio tra tutto quello che è stato investito nella macchina della guerra e quanto, invece, è stato investito su diritti e rispetto, creando lavoro e formando competenze».
Contatti
Reset-Diritti Umani
Via Ulderico Ollearo, 5
20155 MILANO
Tel: +39 (0)2 221 981 20
segreteria@festivaldirittiumani.it
©2019 Reset Diritti Umani