Un software contro i diritti LGBT

Immaginate di non poter accedere a informazioni salva-vita offerte da organizzazioni per la lotta all’AIDS o di non poter accedere a contenuti LGBT+ non pornografici offerti da media, gruppi culturali e associazioni LGBT+.

di Yuri Guaiana

Questo è quanto può accadere in Paesi come gli Emirati Arabi Uniti, dove le nostre vite sono già criminalizzate. Per noi, e specialmente per le persone LGBT+ più giovani, le comunità online sono diventate spazi indispensabili per trovare sostegno e amicizia. In Paesi dove le comunità LGBT+ sono soggette a pesanti discriminazioni e persecuzioni, questi spazi online sono ancora più importanti.

Ora, però, un rapporto di Citizen Lab descrive come i software di Netsweeper consentano ai governi di bloccare le informazioni relative a ciò che chiamano «stili di vita alternativi». Secondo la definizione di Netsweeper, questi includono «un insieme di pratiche sessuali, interessi e orientamenti non tradizionali». Inoltre, il rapporto sottolinea che la tecnologia di Netsweeper etichetta come pornografici anche contenuti LGBT+ che non lo sono, considerando erroneamente materiale relativo alla salute sessuale come contenuto per adulti. In altri casi, la tecnologia di Netsweeper consente ai governi di creare delle loro liste nere, che possono anche restringere l’accesso ai siti d’informazione LGBT+.

Questi filtri di Netsweeper violano varie linee guida internazionali sui diritti umani, nonché le politiche canadesi sui diritti delle persone LGBT+. In quanto azienda canadese, Netsweeper dovrebbe rispettare i Principi Guida delle Nazioni Unite sul Business e i Diritti Umani secondo i quali, le aziende hanno il dovere di rispettare i diritti umani riconosciuti internazionalmente, a prescindere da quanto dicano le leggi nazionali a protezione dei diritti umani.

Quando i contenuti LGBT+ sono bloccati, è più difficile combattere la stigmatizzazione dato che non c’è modo di iniziare una conversazione intorno all’orientamento sessuale o all’identità di genere. I giovani LGBT+ e le persone LGBT+ più marginalizzate hanno bisogno di uno spazio sicuro dove ritrovarsi quando il mondo intorno a loro non li accetta per chi sono e chi amano.

Per questo, dopo aver contattato direttamente Netsweeper e non aver ricevuto risposta, l’associazione LGBT+ internazionale All Out e l’associazione messicana R3D: Red en Defensa de los Derechos Digitales hanno lanciato una campagna online per chiedere all’azienda di smettere di fornire filtri che censurano contenuti LGBT+. Più di 31,000 persone hanno già aderito.
Nel frattempo, il governo canadese – che aveva dato sostegno finanziario a Netsweeper in passato – ha accettato di prendere in considerazione la nostra raccomandazione che ogni successivo sostegno economico all’azienda sia dato solo se ci sarà un impegno a modificare i loro prodotti e a rispettare pienamente le linee guida internazionali sui diritti umani.
Continueremo a combattere questa battaglia e il vostro sostegno può fare la differenza. Se concordate che la tecnologia non debba essere usata per violare i diritti o alimentare la discriminazione, aggiungete il vostro nome alla petizione, per favore.