World Access to Modern Energy

su Instagram @fdumilano le fotografie di Marco Garofalo
Il diritto all’accesso all’energia e quello della salvaguardia ambientale. Un racconto che si intreccia nelle diverse dimensioni del mondo. Un mondo sviluppato che usa 2 volte le risorse ambientali che il pianeta è in grado di offrire, a discapito del resto dell’umanità e delle nuove generazioni. Un mondo in via di sviluppo sul quale sono più pesanti le conseguenze e gli effetti del cambiamento climatico e dove non c’è l’energia sufficiente per adattarsi e sopravvivere con dignità. Le Nazioni Unite hanno incluso l’accesso universale all’Energia nei Sustainable Development Goals.

L’energia e l’elettricità sono un bisogno di tutti. E tutti in un modo o nell’altro hanno accesso all’energia. Ma non tutti con modalità adeguate, non tutti in forme moderne e non tutti con strutture sostenibili. Il progetto World Access to Modern Energy (www.wame2015.org) ha lanciato nel 2017 un lavoro di documentazione fotografica che intende portare all‘attenzione del lettore occidentale il tema dell’accesso all’energia abbinato a quello della salvaguardia ambientale. Finora l’energia è sempre stata considerata un mezzo, non un obiettivo in sé. Ma come è possibile portare servizi medici avanzati senza elettricità? Come garantire un’educazione al passo coi tempi? Come irrigare un campo, conservare un raccolto, trasformare un prodotto? E’ necessario estendere l’accesso all’energia a tutti, farlo in maniera sostenibile e contestualmente riformare i nostri sistemi energetici, ad oggi i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici. Solo così si garantiscono i diritti di tutti.
Il progetto fotografico ha tre viaggi in programma, nei tre continenti dove l’accesso all‘energia è più problematico: Africa, Sud Est Asiatico, America Latina.
L’obiettivo è quello di catturare delle storie di personaggi reali, che raccontano la quotidianità della questione energetica, mostrandone il problema e le soluzioni sperimentate, nei diversi angoli del pianeta. Se l’obiettivo di accesso universale a forme moderne di energia verrà raggiunto al 2030, i contesti oggi privi di elettricità, saranno radicalmente cambiati. La raccolta di materiale fotografico vuole testimoniare questo cambiamento. Prima e dopo l’arrivo della luce in un villaggio Masaai della Tanzania, nelle slum dell’India, nelle montagne della Bolivia, nelle scuole, negli ospedali e nei processi produttivi di tre continenti.
Il reportage che presentiamo sul nostro account Instagram @fdumilano è il primo di questi capitoli, realizzato in Tanzania, un paese dove meno del 20% della popolazione ha accesso alla rete elettrica e la quasi totalità impiega il fuoco a cielo aperto per gli usi di cucina.
Ma la Tanzania è anche uno dei paesi africani dove si registrano esperienze interessanti di nuovi sistemi e mini-reti decentrate per fornire servizi elettrici. Qui sono partite iniziative di impianti fotovoltaici concessi in leasing a famiglie ed attività commerciali a cui nessuna società elettrica prima aveva prestato attenzione.
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