BORN in Paris to a French mother and a Moroccan father, Leila Alaoui was a “third culture kid”—one of those mixed-heritage children raised in more than one country and language from birth. This made her acutely aware of the privilege of crossing borders freely.
Inizia così l’articolo pubblicato il 25 febbraio dall’Economist sulla fotografia di Leila Alaoui, madre francese e padre marocchino, un’attenzione puntata sulla migrazione, tanti lavori alla scoperta dei dettagli nelle storie dei rischi di un’utopia – scrive The Economist – che spesso si chiama Europa.
Alaoui è morta il 18 gennaio per le ferite riportate negli attacchi di al Quaida a Ouagadugu, Burkina Faso. Aveva 33 anni.
Segnatevi il suo nome in agenda, vicino a quello del Festival dei Diritti Umani di Milano.