In un momento storico come quello che stiamo vivendo, riteniamo importante valorizzare chi non si arrende all’ineluttabilità della guerra. Per questo abbiamo lanciato una call alle nostre scuole per segnalarci le iniziative pacifiste: cartelloni, flash-mob, discussioni, fiaccolate, film…
Quello che emerge è la prova di una scuola partecipe, di giovani studenti preoccupati e preoccupate per il mondo che verrà.
Arte contro la guerra.
I ragazzi della sez E della scuola media dell’Istituto Ariosto di Arzano (NA) hanno realizzato diverse poesie contro la guerra, utilizzando la tecnica “cut-up”, in modo da dare voce ai loro pensieri più profondi.
Gli stessi ragazzi hanno deciso di esprimere il proprio contrasto alla violenza ed all’occupazione attraverso un Flash mob realizzato con l’intento di dare voce “al dentro, alle emozioni ed all’empatia” contro ciò che gli adulti chiamano guerra.
Progetto fotografico “Face for Peace” dell’Itsos “Albe Steiner” di Milano.
Il progetto nasce dall’esigenza condivisa di prendere posizione contro le logiche della guerra e della
violenza. Le esperienze vissute negli ultimi anni hanno reso sfuggente il senso della parola “pace”. Il
progetto Face for Peace vuole dare un nuovo volto a questa parola, e cercare di riconoscerla nel suo
aspetto più irriverente. La pacifica “P” tira fuori la lingua, studenti e studentesse le rispondono con
allegre boccacce.
“Stop War “
Una studentessa dell’Istituto Albe Steiner di Milano ha realizzato un video in cui scorrono le tragiche immagini della guerra.
“Stop War in Ukraine”
Gli studenti dell’indirizzo Servizi Culturali e dello Spettacolo dell’Istituto Professionale “D.Modugno” di Conversano Vorrei hanno realizzato un video per chiedere la fine della guerra.
Iniziativa per la pace dell’istituto comprensivo “Borsellino-Ajello” di Mazara del Vallo
Le classi 2A e 3C hanno affrontato il tema della guerra utilizzando il metodo Caviardage: i ragazzi e le ragazze hanno realizzato dei testi poetici creativi con le parole che risaltano sullo sfondo.
Laboratorio di storia ” impariamo a fare la pace”
L’ITT Panetti-Pitagora di Bari con le classi III ITIA/A, IV ITIA/A e V ITIA/B ha realizzato un laboratorio di storia per analizzare la crisi russo-ucraina, provando a consultare fonti e siti affidabili.
I ragazzi ne parlano e vogliono capire ed esprimere le loro opinioni suffragate da fatti e conoscenze.
Con i ragazzi è stata attivata un’agorà del tempo presente ed è stata fatta risuonare musica russa all’inizio delle discussioni, questo perché con la cultura si possano creare ponti e contrastare così l’orrore della guerra.
Attività di “educazione alla pace”. Istituto Comprensivo “Capraia e Limite”
Dopo i recenti fatti di cronaca, i ragazzi hanno sentito la necessità di conoscere gli eventi bellici del passato e del presente oltre che di riflettere sui valori della pace e della solidarietà.
Gli\Le insegnanti hanno così deciso di dedicare alcune lezioni, all’interno del percorso di educazione civica, ad una serie di attività di Educazione alla Pace, culminate nella giornata del 4 Marzo, durante la quale sono stati preparati elaborati di vario tipo da esporre al cancello della scuole affinché fossero visibili e fruibili da tutta la comunità.
La manifestazione “Vie di pace” degli studenti e delle studentesse di Treviglio
Il laboratorio del tempo presente. All’IP D.Modugno di Conversano
Cogliendo la proposta del professor Antonio Brusa sul sito dell’Associazione di didattica della storia “Historia Ludens” all’IP D.Modugno hanno deciso di affrontare il tema della crisi in Ucraina attivando un Laboratorio del Tempo Presente. “Ne abbiamo parlato spesso” scrive il prof. Brusa. “Ora è il momento. La guerra entra nelle nostre case, i ragazzi non fanno che parlarne. Hanno i loro strumenti di informazione. Tik Tok li tiene al corrente dei fatti e diffonde interpretazioni incontrollate. Noi adulti siamo con gli occhi fissi sui programmi di approfondimento delle varie reti. Proviamo a imbastire il laboratorio”.
Un “Laboratorio del tempo presente” che aiuti i ragazzi a orientarsi tra le fonti, a consultare siti affidabili, analizzare i soggetti coinvolti direttamente o indirettamente nella crisi, ricostruire gli scenari, esprimere opinioni.
La Prof.sa Ventura dell’IP D. Modugno ci segnala l’iniziativa: “Noi nella nostra sede di Conversano con le quinte classi dell’indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza sociale ci stiamo provando, perché in questa guerra, come cantava l’indimenticabile Faber siamo tutti coinvolti. E la guerra non ci piace!”
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La manifestazione degli studenti e delle studentesse del Liceo Artistico di Brera
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Raccolta di aiuti umanitari
Il Liceo Leonardo Da Vinci di Arzignano (VI) ha organizzato una raccolta di aiuti umanitari per sostenere la popolazione ucraina colpita dalla guerra. Raccolgono cibo in scatola, prodotti per l’igiene personale, medicinali e “altro che pensate possa essere utile!”
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Anche le scuole medie chiedono la pace
Da Roma alla provincia di Cagliari, passando per Matera. Gli striscioni e le manifestazioni dei ragazzi e delle ragazze più piccole che chiedono lo stop della guerra.
PACE. In tutte le lingue all’ISS Caterina da Siena di Milano
La parola pace scritta in tutte le lingue. E le quattro condizioni essenziali della pace secondo Giovanni Paolo II: “verità, giustizia, amore e libertà”.
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Gli striscioni pacifisti fuori dai cancelli dell’ITSOS Albe Steiner di Milano
“L’Italia ripudia la guerra”. Fuori dai cancelli della scuola, il messaggio degli studenti e delle studentesse dell’ ITSOS Albe Steiner di Milano è forte e chiaro: NO alla guerra!
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Il liceo Simone Weil di Treviglio (BG) e alla sua iniziativa di silenzio per la pace.
Il Weil contro ogni guerra.
In questi giorni drammatici, esprimiamo la nostra profonda vicinanza ai nostri Studenti di origine ucraina e alle loro Famiglie. Riteniamo importante aiutare tutti i nostri Studenti ad acquisire una piena consapevolezza della situazione sul piano geopolitico e, soprattutto, coinvolgerli in una riflessione approfondita sul tema della Pace come valore universale. Per questo motivo i Docenti sono invitati a dedicare spazio ad attività di sensibilizzazione e confronto, possibilmente stimolando gli Studenti anche alla predisposizione di elaborati (letterari, artistici, multimediali etc.) sul tema. Il giorno mercoledì 2 marzo alle 12.15, tutta la comunità scolastica è invitata a osservare un minuto di Silenzio quale segno di ripudio di ogni forma di violenza e impegno alla costruzione di una società improntata ai valori della Pace, riconosciuti anche dalla nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” (art. 11).
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